Pubblicati i datiForniture di cemento in calo nel 2023 in Svizzera
hm, ats
10.1.2024 - 16:00
Le forniture di cemento in Svizzera sono risultate in calo nel 2023: le quantità sono scese a 3,7 milioni di tonnellate, il 10% in meno dei dodici mesi precedenti.
Keystone-SDA, hm, ats
10.01.2024, 16:00
10.01.2024, 16:13
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L'anno si è chiuso con un trimestre in flessione (su base annua) pure del 10%, a 0,9 milioni di tonnellate.
I dati sono stati diffusi oggi dall'associazione di categoria Cemsuisse, che parla di un esercizio caratterizzato da incertezza a vari livelli. La pianificazione dei progetti di costruzione si è rivelata difficile, la situazione dei tassi di interesse e dell'inflazione è stata instabile e le condizioni dell'approvvigionamento energetico e delle catene di fornitura internazionali sono rimaste tese.
«Queste sfide si sono chiaramente riflesse nelle consegne di cemento», si legge in un comunicato. «Resta da vedere se questa tendenza continuerà nel 2024 a causa delle incertezze politiche o se l'industria sarà in grado di sfidare le circostanze e continuare a portare avanti con successo la decarbonizzazione del ramo. Anche la pressione delle importazioni di cemento dall'estero rimane elevata».
Il 38% delle forniture nel 2023 è avvenuta per ferrovia, mentre il 62% è stato consegnato ricorrendo a mezzi stradali, emerge dalle tabelle pubblicate dall'organizzazione fondata nel 1881, anno ricordato in Ticino per il cosiddetto «circondarietto» in relazione alle elezioni federali, all'epoca ancora con il sistema maggioritario. Rispetto all'anno prima la quota del treno è aumentata di un punto percentuale e quella dei camion è scesa di conseguenza.