Mercati valutari Franco ancora più forte: è ai massimi sull'euro dal 2015

hm, ats

7.12.2023 - 14:42

Immagine d'illustrazione
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Il franco si rafforza ulteriormente nei confronti dell'euro, toccando livelli storici: nel pomeriggio il corso della moneta europea ha sfiorato 0,94 franchi, scendendo al livello più basso dal gennaio 2015, quando l'abolizione della soglia minima di cambio fissata dalla Banca nazionale svizzera (BNS) scatenò un terremoto sui mercati valutari.

Keystone-SDA, hm, ats

Oggi poco dopo mezzogiorno l'euro è stato scambiato a un corso minimo di 0,9404 franchi, per poi risalire parzialmente verso quota 0,9445. La valuta dell'Eurozona sconta le aspettative degli analisti, che prevedono un taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea (Bce) già nella primavera del 2024, mentre la BNS – secondo gli esperti di UBS – potrebbe procedere al primo intervento al ribasso solo in giugno.

Stando a Bloomberg pesa anche la crescita economica della Confederazione migliore che nella zona euro.

Per gli amanti della storia economica, l'euro (in circolazione monetaria effettiva dal 2002) ha toccato il suo massimo di sempre sul franco nel 2007 a 1,7146 franchi.

Erano i tempi del cosiddetto «supereuro», che secondo i suoi sostenitori si apprestava a sostituire il dollaro come valuta di riferimento mondiale. La successiva crisi economica e finanziaria mondiale, aggravata poi dalla crisi del debito sovrano europeo, ha ridimensionato fortemente il valore della moneta Ue, rafforzando il ruolo del franco quale valore rifugio.

Il corso minimo assoluto toccato il 15 gennaio 2015

Il corso minimo assoluto è stato toccato nella seduta del 15 gennaio del 2015, passata alla storia con il nome di «Francogeddon», perché si rivelò una sorte di Apocalisse che prese in contropiede i cambisti.

Quel giorno di primo mattino l'euro venne scambiato ancora a 1,2015 prima delle comunicazioni della BNS: dopo precipitò sino a 0,8423 franchi, cioè perse il 40% del suo valore in un lasso di tempo molto breve. Va anche detto che in quella seduta le turbolenze dopo la mossa della BNS – già allora guidata dall'attuale presidente della direzione Thomas Jordan – furono così forti che a tratti non era più nemmeno possibile determinare il corso.

La fama di bene rifugio della valuta elvetica si è costruita nel tempo, parecchio dopo la sua nascita. Il franco svizzero ha infatti oltre 170 anni: è nato nel 1850 e allora era orientato al sistema francese.

Non molto noto è il fatto che le prime monete vennero coniate a Parigi: la Zecca federale di Berna entrò infatti in funzione solo nel 1853. E all'epoca probabilmente ben pochi sarebbero stato pronti a scommettere che quella valuta sarebbe un giorno diventata più preziosa di quelle delle grandi potenze vicine.