FinanzaGiappone: la Banca centrale non cambia la politica monetaria
SDA
22.9.2022 - 07:20
La Banca centrale del Giappone (BoJ) lascia invariata la propria politica monetaria ultra-espansiva, confermando la volontà di andare in controtendenza rispetto ai principali istituti, impegnati in manovre restrittive per contenere l'inflazione.
Keystone-SDA
22.09.2022, 07:20
22.09.2022, 08:15
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Al termine della riunione di due giorni il comitato guidato dal governatore Haruhiko Kuroda ha deciso di mantenere i tassi a breve termine al -0,1%, con il rendimento sui bond decennali all'attuale livello di zero.
Il mantenimento dello status quo, secondo gli analisti, provocherà un ulteriore rafforzamento del dollaro al cambio con la divisa nipponica, scontando l'allargamento del potenziale dei tassi di interesse tra Giappone e Stati Uniti dopo il recente aumento del costo del denaro da parte della Federal Reserve.
A differenza delle altre economie occidentali, la BoJ considera l'attuale rialzo dell'inflazione un fattore transitorio, il riflesso temporaneo dell'incremento dei costi energetici e delle materie prime.
L'indice dei prezzi al consumo in Giappone è salito al 2,8% nel mese di agosto, al livello più alto in 8 anni, superando l'obiettivo della banca centrale per il quinto mese consecutivo.
Lo yen ha perso terreno sul dollaro, fino a sfiorare quota 145 a inizio mese, preludendo ad un possibile intervento sul mercato da parte delle autorità monetarie, che ancora non è avvenuto.
Il governatore Kuroda ha affermato a più riprese che l'attuale politica monetaria espansiva in Giappone è necessaria in un contesto in cui l'economia è ancora in una fase di ripresa post-pandemia, e avverte ancora il peso dei rincari delle materie prime.
La terza economia mondiale è cresciuta dello 0,9% tra aprile e giugno, ma secondo gli economisti l'espansione sarà soggetta ad un ridimensionamento nel trimestre in corso.