Il calo dei prezzi sui mercati di riferimento e gli ammortamenti miliardari hanno spinto Glencore nelle cifre rosse nel 2019: il gigante delle materie prime con sede a Baar (ZG) ha subito una perdita di 404 milioni di dollari (397 milioni di franchi).
Nel 2018 aveva realizzato un utile di 3,4 miliardi.
Senza gli ammortamenti di 2,8 miliardi il gruppo avrebbe realizzato un profitto di 2,4 miliardi, precisa Glencore in un comunicato odierno. L'azienda ha proceduto a rettifiche di valore in relazione alle sue attività con il carbone colombiano, con il petrolio in Ciad e con il rame sul continente africano.
«La nostra performance nel 2019 riflette le incertezze legate al protrarsi delle trattative commerciali, ai bassi prezzi delle nostre principali materie prime, nonché alle difficoltà operative delle nostre attività in fase di sviluppo», afferma il Ceo Ivan Glasenberg, citato nella nota. Il consiglio di amministrazione propone comunque di mantenere il dividendo invariato a 20 centesimi di dollaro.
Al capitolo prospettive, Glencore non avanza previsioni, limitandosi a far sapere che l'impresa sta seguendo con attenzione gli sviluppi del coronavirus e del suo impatto sui mercati. Obiettivo generale del gruppo è mantenere un rendimento duraturo per gli azionisti, ottimizzare le strutture, rafforzare il bilancio e creare una una nuova generazione di dirigenti all'interno dell'azienda.
Quotata alle borse di Londra e Johannesburg, Glencore è una multinazionale presente in oltre 35 paesi con 160'000 dipendenti, che si occupa di 60 materie prime, per alcune delle quali ha quote di mercato assai significative. L'azienda è spesso presa di mira da organizzazioni non governative per le condizioni di lavoro nelle miniere: l'impresa ha però sempre respinto le accuse, sostenendo che il rispetto dei diritti dei collaboratori e delle comunità locali è prioritario per la società. Il gruppo ha le sue origini nel Marc Rich Group fondato nel 1974 da Marc Rich, finanziere e imprenditore leggendario e controverso, morto nel 2013 a Lucerna.
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