Lo studio Gli svizzeri ereditano quando sono ormai già in pensione

hm, ats

3.10.2023 - 15:01

Due temi tabù: la morte e il denaro.
Due temi tabù: la morte e il denaro.
Keystone

Una maggioranza preponderante degli svizzeri eredita soltanto quando si trova già in età di pensionamento, ovvero quando i soldi servono meno: è quanto emerge da uno studio sulla previdenza di AXA.

Keystone-SDA, hm, ats

Lo scorso anno nella Confederazione il volume complessivo delle eredità a seguito di decesso è ammontato a 88 miliardi di franchi.

Si tratta di una somma notevole, commentano gli specialisti della compagnia assicurativa: se fosse stata distribuita in parti uguali a tutti gli 8,8 milioni di abitanti ogni persona avrebbe ricevuto 10'000 franchi.

In realtà il volume di quanto viene lasciato dai cosiddetti «cari estinti» è distribuito in maniera estremamente disomogenea, tra l'altro in relazione all'età degli eredi.

A causa dell'aspettativa di vita in costante aumento si incassa tardi: solo all'incirca una persona su dieci ha già ereditato a seguito di un decesso prima di aver compiuto 60 anni.

I progetti più costosi si affrontano prima

Eppure i progetti più impegnativi dal punto di vista finanziario si affrontano di norma quando si è più giovani.

«Tante spese onerose, come l'acquisto di una casa, un perfezionamento professionale o i costi legati ai figli si presentano in gioventù o durante la mezza età, quando spesso i risparmi sono ancora esigui: a seconda dei casi un progetto rischia di essere accantonato per diversi anni», afferma Kume Hasani-Ferati, dirigente presso AXA Svizzera, citata in un comunicato.

I dati della ricerca mostrano chiaramente un aumento del patrimonio nel corso della vita: se fra le persone al di sotto dei 30 anni appena il 14% dispone di una sostanza superiore ai 250'000 franchi, fra i 60-65enni la quota aumenta fino al 48%. Tante persone più avanti con gli anni sono quindi finanziariamente facoltose.

«A partire dai 55 anni circa il proprio patrimonio inizia a crescere, in quanto i debiti sono estinti, le spese diminuiscono e al contempo forse si aggiungono un'eredità o gli averi della cassa pensione», spiega Hasani-Ferati.

Il tema dell'eredità si affronta poco

In molti casi, quindi, un anticipo ereditario o una donazione alle generazioni più giovani potrebbero rappresentare una scelta opportuna.

Tuttavia, secondo i dati emersi da un sondaggio realizzato nell'ambito dello studio, attualmente si tratta di una scelta poco frequente: soltanto una persona intervistata su sette (15%) indica di aver già ricevuto un anticipo ereditario. «Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che si parla ancora troppo poco di questa tematica», ipotizza l'esperta.

La ricerca conferma questa idea: oltre un terzo delle famiglie non ha mai affrontato il tema dell'eredità, un ulteriore quarto soltanto marginalmente.

Ciò avviene per i più disparati motivi: perché la questione non sembra ancora attuale, perché le persone intervistate ritengono che sia compito dei genitori affrontare l'argomento, perché in ogni modo di soldi ce ne sono pochi, oppure perché semplicemente è spiacevole parlare della morte dei propri cari.

«Sono due le tematiche tabù che qui collimano: denaro e morte», sottolinea Hasani-Ferati. «Se all'interno di una famiglia non si parla di eredità e della situazione finanziaria dei genitori, risulta più difficile trovare possibili soluzioni per finanziare i progetti della generazione più giovane».

Affrontare il tema in modo tempestivo e aperto

Il suo consiglio è quindi di cercare di affrontare il tema in modo tempestivo e aperto. Possono essere anche i giovani a lanciare l'argomento, soprattutto se hanno dei progetti finanziariamente impegnativi.

«Ci sono molte ottime ragioni per affrontare apertamente il tema dell'eredità e quello della situazione finanziaria in famiglia. Da un lato i genitori hanno la possibilità di fare chiarezza sui loro desideri per quando non ci saranno più, evitando così incertezze o addirittura controversie all'interno della famiglia; dall'altro, si può così parlare di una ridistribuzione anticipata del patrimonio tra le generazioni, affinché per i figli un'eventuale 'manna dal cielo' non arrivi solo quando non ne hanno più urgentemente bisogno», osserva la specialista di Axa.

«Per una pianificazione concreta è poi comunque opportuno avvalersi di un professionista», aggiunge.