Viaggi Gli svizzeri spendono più di prima della pandemia per le vacanze

hm, ats

10.7.2024 - 17:01

La voglia di vacanze è sempre tanta.
La voglia di vacanze è sempre tanta.
Keystone

In materia di vacanze gli svizzeri continuano a concedersi di più rispetto a quanto facessero prima della pandemia: stando all'operatore viaggi Tui Suisse la disponibilità a spendere è superiore di circa il 10-20% a quella del 2019.

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Questo è dovuto essenzialmente a tre motivi, ha indicato il direttore dell'azienda, Philipp von Czapiewski, in un evento odierno per i media.

A suo avviso solo una piccola parte è da ascrivere all'aumento generale dei prezzi; «le ragioni principali sono le categorie di qualità superiore – in altre parole, le persone che prima prenotavano una vacanza in un hotel a quattro stelle ora sono più propense a concedersi un soggiorno in un albergo a cinque stelle – e la maggiore durata media del soggiorno».

Secondo l'esperto ciò ha a che fare con le esperienze vissute durante il periodo del Covid, quando le persone non potevano viaggiare e dedicarsi alle proprie passioni. «La pandemia è stata un catalizzatore per l'attenzione al tempo libero e al relax», sostiene il dirigente.

Prenotazioni di nuovo sul lungo periodo

La situazione si sta sempre più normalizzando sul fronte delle prenotazioni, che sono tornate a essere sul lungo periodo. E le prospettive in materia di ricavi sono molto positive. «Questo vale sia per l'estate che per l'inverno», puntualizza lo specialista.

Una tendenza attuale è lo spostamento dai classici periodi di vacanza verso la bassa stagione. «Naturalmente il periodo di maggiore affluenza rimane quello estivo, ma c'è un crescente interesse verso l'autunno», conclude von Czapiewski.