Imprese e politicaLe grandi aziende tengono corsi di democrazia agli apprendisti
hm, ats
11.7.2024 - 13:01
A scuola di democrazia in azienda: sette grandi imprese svizzere – Migros, Roche, Swiss Re, Siemens Svizzera, Helvetia, Baloise e Julius Bär – offrono ai loro apprendisti corsi di formazione per promuovere tale forma di governo fra i giovani.
Keystone-SDA, hm, ats
11.07.2024, 13:01
11.07.2024, 13:41
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Il relativo progetto pilota – emerge da un comunicato odierno – è realizzato in collaborazione con Pro Futuris, un laboratorio di idee sostenuto dalla Società svizzera di utilità pubblica (SSUP), cioè l'organizzazione che fra l'altro gestisce il Grütli.
«La Svizzera ha successo economico ed è unica grazie al suo sistema di milizia e alla sua vivace democrazia diretta», si legge nella nota diffusa da Pro Futuris.
«Questa è forte solo se la popolazione è disposta a partecipare attivamente, negoziando insieme i compromessi nell'ambito del dibattito politico. Ma anche le imprese fanno parte della società e sono responsabili di una democrazia vivace».
Elementi essenziali per la stabilità
Non è solo la popolazione a beneficiare dei principi importanti di una democrazia, come le diverse opportunità di esprimersi, la libertà dei media, la separazione dei poteri e un sistema giuridico funzionante, argomenta Pro Futuris.
«Questi fattori definiscono anche l'ambiente economico in cui operano le aziende: sono essenziali per la stabilità e la certezza giuridica di una sede commerciale e per la sua attrattiva per gli investitori stranieri».
Coinvolti 140 apprendisti
L'associazione ricorre a un'espressione inglese e parla di «Corporate Democratic Responsibility», cioè di responsabilità democratica di impresa: insieme con i grandi gruppi citati – alcuni dei quali fanno regolarmente notizia per gli stipendi faraonici dei loro dirigenti – ha fondato la rete «Aziende per la democrazia».
Un progetto concreto, condotto fra novembre 2023 e febbraio 2024, ha visto organizzare cinque seminari con il coinvolgimento di 140 apprendisti.
«I partecipanti hanno avuto l'opportunità di imparare che le circostanze sociali, economiche e politiche non sono sempre scontate, che possono essere influenzate», si legge nel comunicato. «I seminari mirano a rafforzare la fiducia dei giovani nella loro capacità di cambiare le cose nella direzione desiderata».
Feedback molto positivi, il progetto andrà avanti
Gli studi hanno anche mostrato che il gruppo di popolazione in questione ha relativamente poche speranze per il futuro, osservano gli operatori di Pro Futuris.
Dalle ricerche è anche emerso che gli apprendisti sono meno attivi politicamente rispetto ai liceali e agli studenti universitari.
Le società che formano apprendisti hanno accesso diretto a questi giovani: con la loro offerta mettono a disposizione di chi segue un tirocinio – svizzeri e stranieri – «l'opportunità di creare ottimismo sul futuro e di familiarizzarsi con le opzioni politiche e civiche per plasmare il futuro».
I riscontri dei partecipanti sono stati per la maggior parte molto positivi, assicura Pro Futuris. L'offerta sarà quindi riproposta in autunno. L'obiettivo è inoltre di ampliare la rete ad altre ditte.