Abbigliamento H&M: giù i ricavi, ma comunque in zona utili

SDA

29.1.2021 - 18:02

Il marchio H&M si è ben difeso nell'anno della pandemia.
Il marchio H&M si è ben difeso nell'anno della pandemia.
Keystone

Il colosso svedese dell'abbigliamento Hennes & Mauritz (H&M) ha chiuso il 2020 con ricavi per 187 miliardi di corone svedesi (20 miliardi di franchi), in calo del 18% sul 2019.

Questo a causa degli impatti negativi della pandemia, subiti specialmente nel secondo trimestre dell'anno quando i negozi sono rimasti chiusi nella maggior parte dei mercati. I profitti del gruppo, si legge in una nota, sono scesi del 91% a 1,24 miliardi di corone (130 milioni di franchi).

«Il gruppo H&M si mantiene forte dopo tutte le sfide portate dalla pandemia. Grazie a collezioni molto apprezzate, una rapida e redditizia crescita online e a un stretto controllo dei costi, la società è riuscita a finire l'anno in utile e con una forte posizione finanziaria», ha commentato la Ceo Helena Helmersson. A fine novembre, chiusura dell'esercizio fiscale, H&M disponeva di 16,5 miliardi di corone di disponibilità liquide, che salgono a 46,6 miliardi considerando le linee di credito disponibili, e un rapporto tra debito ed Ebitda pari a 0.

Il quarto trimestre dell'anno ha registrato vendite nette per 52,5 miliardi di corone, in calo del 10%, dopo che una forte ripresa all'inizio del periodo è stata «significativamente rallentata» quando la seconda ondata di pandemia ha condotto a nuove restrizioni e lockdown, con circa il 20% dei negozi chiusi. Nel periodo l'utile è sceso da 4,2 a 2,48 miliardi di corone.

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