Edilizia In pensione anticipata il 20'000 lavoratore

ATS

1.4.2019 - 10:36

Roland Kessler si ritira dopo aver lavorato per quasi 30 anni nella stessa impresa edile
Roland Kessler si ritira dopo aver lavorato per quasi 30 anni nella stessa impresa edile
Source: Keystone//Franziska Scheidegger

Momento significativo per il partenariato sociale in Svizzera: lunedì è andato in pensione a 60 anni il 20'000 lavoratore del settore della costruzione.

L'evento, che ha interessato Roland Kessler, un macchinista e capo squadra che si ritira dopo aver lavorato per quasi 30 anni nella stessa impresa edile, viene sottolineato in un comunicato congiunto dalla Fondazione pensionamento anticipato FAR, dalla società svizzera impresari-costruttori (SSIC), nonché dai sindacati Unia e Syna.

«Ho sempre svolto il mio lavoro con grande piacere, quello del lavoratore edile è davvero un bel mestiere», ha affermato Kessler in occasione della cerimonia, in cui ha ricevuto fiori e una cassa di vino. «Ma negli ultimi anni ho sentito che il lavoro mi stava logorando sempre più; sono contento di poter andare in pensione abbastanza in buona salute», ha spiegato stando a quanto riportato dal comunicato.

Un modello di grande successo

I primi lavoratori hanno beneficiato del pensionamento anticipato nel 2003. La novità era frutto di un'intesa, raggiunta dopo un aspro confronto, fra padronato e sindacati. Oggi viene definito un modello di grande successo che le parti contraenti hanno realizzato congiuntamente e che risponde a una necessità molto sentita: oltre il 90% del personale impiegato sui cantieri si avvale infatti della possibilità di abbandonare la professione prima del normale.

Chi ha lavorato per almeno 15 anni nell'edilizia principale, di cui gli ultimi sette ininterrottamente, può andare in pensione a partire dai 60 anni. La rendita ammonta al 75% dell'ultimo salario percepito. Il dipendente che però, di propria iniziativa, lavora fino all'età di 61 o 62 anni, otterrà un contributo mensile superiore dell'8% o del 16%.

Il contratto PEAN entra in vigore

La rendita a 60 anni viene finanziata dalla FAR, una fondazione comune delle parti sociali. I datori di lavoro versano il 5,5% del salario alla fondazione comune, mentre i lavoratori pagano il 2%. Nel 2018 la FAR ha dovuto affrontare grandi sfide di natura finanziaria che hanno reso inevitabile il ricorso a misure di risanamento: dopo intense trattative alla fine del 2018 gli impresari costruttori e i sindacati hanno concordato i provvedimenti, che permetteranno di garantire il pensionamento anticipato per i prossimi anni.

Nel frattempo, il nuovo contratto collettivo di lavoro PEAN, che disciplina il pensionamento a 60 anni, è stato dichiarato di obbligatorietà generale da parte del Consiglio federale ed entra in vigore oggi.

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