EconomiaProspettive economiche, l'indice precipita in giugno ai minimi dal 2015
mh, ats
29.6.2022 - 10:54
Le valutazioni degli analisti finanziari sull'economia svizzera nei prossimi sei mesi sono peggiorate in modo significativo in giugno.
Keystone-SDA, mh, ats
29.06.2022, 10:54
29.06.2022, 12:12
SDA
L'indice sulle prospettive economiche calcolato da Credit Suisse e da CFA Society Switzerland è sceso di ben 20,1 punti nel mese in esame, passando a -72,7 punti.
Il dato era era già sceso a -52,6 in maggio. L'ultima volta che così tanti analisti si sono preoccupati di una recessione dell'economia svizzera è stato nel 2015, quando la Banca nazionale (BNS) aveva annunciato a sorpresa l'abolizione della soglia minima di cambio di 1,20 franchi per un euro.
Tre analisti su quattro si aspettano però anche un rallentamento dell'economia dell'Eurozona o degli Stati Uniti nei prossimi sei mesi. Ciò non sorprende, dopo il forte rialzo degli ultimi 18 mesi e alla luce di fattori come l'inflazione, la stretta monetaria e l'incertezza geopolitica.
L'inflazione rimane il grande punto interrogativo. Nonostante le sanzioni contro la Russia, il numero di analisti che prevede un calo del prezzo del petrolio tra sei mesi continua ad aumentare. Le aspettative di inflazione a breve termine rimangono volatili e di recente sono tornate a salire leggermente.
Pessimismo serpeggia per quanto riguarda il mercato azionario. La maggior parte degli analisti prevede ulteriori perdite nella seconda metà dell'anno sia per lo SMI che per l'Euro Stoxx 50 e l'S&P 500. Dopo l'aumento a sorpresa dei tassi d'interesse da parte della BNS, il 60% degli interpellati si aspetta anche un ulteriore rafforzamento del franco rispetto all'euro.
Per quanto riguarda i tassi di interesse, si attendono ulteriori misure entro la fine dell'anno da parte della BNS, della Banca centrale europea (BCE) e della Federal Reserve statunitense. Alla fine del prossimo anno, circa un terzo degli analisti prevede che i tassi di riferimento in Svizzera saranno compresi tra lo 0 e lo 0,5%, mentre un altro terzo stima il tasso di riferimento tra lo 0,5 e l'1,0%. L'incertezza è quindi piuttosto elevata.
Sul lungo termine, tra cinque anni quasi la metà degli intervistati prevede che i rendimenti del decennale svizzero saranno compresi tra lo 0 e il 2%, il 45% si attende rendimenti tra il 2 e il 4% e il 10% degli esperti finanziari stima rendimenti addirittura superiori.
Al sondaggio hanno partecipato 33 analisti tra il 16 e il 23 giugno.