Le prospettive per l'economia svizzera si fanno meno dinamiche, ma appaiono comunque robuste, malgrado le conseguenze della guerra in Ucraina, che sta mettendo in difficoltà in particolare l'Eurozona.
Keystone-SDA, hm, ats
02.08.2022, 19:00
02.08.2022, 19:07
SDA
Gli indici PMI elvetici – che illustrano il comportamento dei manager che, nelle imprese, si occupano degli acquisti aziendali – sono sì scesi in luglio, ma sono rimasti nella zona di crescita, tanto nell'ambito industriale quanto in quello dei servizi.
Le informazioni in questione vengono raccolte, attraverso un sondaggio, dall'associazione di categoria Procure.ch: i dati sono poi interpretati dagli specialisti di Credit Suisse (CS). Stando alle informazioni diffuse oggi dalla banca, l'indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Manager's Index, PMI) nel settore industriale è calato in luglio a 58,0 punti, 1,1 punti in meno del dato di giugno e 12,0 punti in meno di un anno prima.
Cifre ancora positive
L'indicatore si trova comunque sempre ampiamente al di sopra della soglia di crescita, fissata a 50 punti: è il 24esimo mese consecutivo che questo succede. Il parametro si allontana però dal luglio 2021, quando erano stati registrati 70,0 punti, massimo assoluto da quando vengono raccolti i dati, cioè dal gennaio 1995.
Complessivamente, stando agli esperti di Credit Suisse, l'industria elvetica appare comunque ancora nettamente lontana da una contrazione, contrariamente a quanto sta accadendo nella zona euro. Il sottoindicatore produzione è addirittura aumentato in confronto a giugno, testimoniando una situazione sostanzialmente stabile del settore. Gli altri componenti dell'indice fanno pensare però a un rallentamento della dinamica: in particolare il segmento commesse in portafoglio, con 52,9 punti, non è più molto lontano dalla soglia di crescita.
E per i servizi?
Passando all'ambito dei servizi, il relativo indice PMI si è attestato in luglio a 55,2 punti, con variazioni di -3,8 punti (mensile) e -5,2 (su base annua). Si tratta del secondo calo consecutivo. Il ramo si sta stabilizzando dopo la ripresa postpandemica, osservano gli specialisti di CS. Dopo diversi mesi di crescita, il dato sull'occupazione è in leggero calo, ma al momento licenziamenti non sono in discussione. Lo stesso vale peraltro anche per il comparto industriale.
La versione svizzera dell'indice PMI si inserisce in una tradizione nata negli Stati Uniti che risale ai primi decenni del secolo scorso: è stato infatti nel 1931 che la National Association of Purchasing Management (NAPM) raccolse per la prima volta i dati degli acquisti. Oggi in tutto il mondo il PMI figura fra gli indicatori economici più seguiti per tastare il polso allo stato di un'economia. Normalmente gli indici vengono pubblicati il primo giorno feriale del mese: è stato così, ieri, per quelli dell'Eurozona e di diversi paesi, Germania in primis. A causa della festa nazionale i corrispondenti indicatori elvetici sono però slittati a oggi.