Rincaro L'inflazione percepita aumenta in giugno

bt, ats

25.7.2024 - 14:32

Lo zucchero è uno dei prodotti diventati più cari negli ultimi anni.
Lo zucchero è uno dei prodotti diventati più cari negli ultimi anni.
Keystone

L'inflazione percepita dai consumatori svizzeri è cresciuta a giugno dell'1,3% rispetto a un anno fa.

Keystone-SDA, bt, ats

Il dato, pubblicato oggi da Comparis, è in linea con quello ufficiale del rincaro, calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST), che pure si è attestato alla stessa percentuale.

Rispetto a maggio invece, i prezzi nel paniere svizzero secondo Comparis sono saliti dello 0,4%, mentre l'indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) dell'UST non ha subito variazioni nel confronto con il mese precedente.

L'indice di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale (ETH) di Zurigo, misura l'inflazione percepita dai consumatori.

Per il calcolo viene considerato esclusivamente l'andamento dei costi dei beni consumati regolarmente dalla popolazione, come generi alimentari, medicamenti o vestiti, rimuovendo gli affitti e altri beni durevoli.

Il maggiore incremento per elettricità e zucchero

Rispetto a giugno 2023, l'incremento maggiore, si legge in una nota odierna della società di confronti internet, è stato quello del prezzo dell'elettricità (+17,8%), seguito da zucchero (+11%) e servizi postali (+8,7%). Sono per contro scesi i prezzi soprattutto di piccoli elettrodomestici (-6,2%), giocattoli e articoli per hobby (-4,8%) e calzature da donna (-4,5%).

Per quel che concerne gli alimentari, sebbene si sia registrata una diminuzione dello 0,4% nel paragone con dodici mesi fa, i prezzi sono saliti del 6,7% negli ultimi tre anni.

Entrando nel dettaglio di questo triennio, in testa alla classifica si trovano il +28,9% di margarina, grassi e oli commestibili, il +25,5% dello zucchero e il +12,6% del burro, mentre gli incrementi più contenuti sono quelli di frutta, verdura, patate e funghi (+1,1%), dolciumi (+2,7%) e gelati (+3,5%).

«Le cause dell'aumento sono molteplici: da un lato vi sono i costi di produzione più elevati, ad esempio a causa del rincaro energetico», dichiara l'esperto Comparis in finanze Dirk Renkert, citato nel comunicato. Vi sono poi da considerare «gli scarsi raccolti, dovuti fra le altre cose agli eventi meteorologici estremi».