Svizzera L'aumento dei prezzi percepito è più forte del rincaro effettivo

hm, ats

25.1.2024 - 10:00

Realizzare il sogno della vacanza sulla neve sta diventando più caro.
Realizzare il sogno della vacanza sulla neve sta diventando più caro.
Keystone

L'aumento dei prezzi che grava sulle tasche dei cittadini in Svizzera rimane più forte di quanto indichi il rincaro ufficiale.

Keystone-SDA, hm, ats

In dicembre l'inflazione percepita – complice anche il boom del costi dei soggiorni nelle case di vacanza – si è attestata all'1,9%, valore superiore all'1,7% osservato dall'indice dei prezzi al consumo (IPC).

Il primo dato considera esclusivamente l'andamento dei prezzi (progressione su base annua) dei beni consumati regolarmente dalla popolazione, come generi alimentari, medicamenti o vestiti, rimuovendo i fattori che – in generale – sono di contenimento dell'inflazione, come gli affitti o i beni durevoli, spiega in un comunicato odierno Comparis. La società di confronti internet calcola l'indicatore in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF): esso è da mettere in relazione con il rincaro ufficiale che viene misurato dall'Ufficio federale di statistica (UST) e che si basa appunto sulla variazione dell'IPC.

Fra novembre e dicembre i prezzi del paniere di Comparis sono saliti dello 0,1%, mentre l'IPC è risultato invariato. Nel dodicesimo mese del 2023 il franco si è ulteriormente apprezzato rispetto all'euro e al dollaro, ciò che ha avuto un effetto di riduzione del costo dei beni importati quali carburante e olio combustibile.

Su altri fronti le cose sono andate invece in modo ben differente. Per esempio nel comparto vacanze: i prezzi degli hotel sono saliti su base mensile del 2,5%, mentre quelli del settore paralberghiero (ovvero le case di vacanza) mettono a segno +22,4%. «In dicembre i prezzi degli alloggi di vacanze sono esplosi», commenta l'esperto di Comparis Dirk Renkert, citato nel comunicato. «Anche se già nel dicembre 2022 erano stati osservati aumenti vertiginosi i prezzi sono aumentati di ben l'11% su base annua, poiché la domanda è significativamente superiore all'offerta», aggiunge lo specialista. «I consumatori sembrano essere disposti a pagare prezzi più alti».

Gli svizzeri devono anche pagare di più per viaggiare in aereo: in dicembre le tariffe sono aumentate del 6,4%. «Il traffico aereo ha registrato nuovi picchi di passeggeri, raggiungendo numeri più elevati rispetto a prima della pandemia: ma la crescita della domanda incontra una riduzione dell'offerta, poiché i problemi di approvvigionamento causano ritardi nella produzione di nuovi velivoli e di pezzi di ricambio», spiega Renkert. «Le compagnie aeree devono anche far fronte all'aumento dei costi del lavoro e alla carenza di personale qualificato: ciò si traduce in una progressione delle tariffe».

Ma pure viaggiare in treno è diventato più costoso: i prezzi dei trasporti pubblici in dicembre sono saliti del 3,6% rispetto al mese precedente. Il ritocco era già stato annunciato in primavera. «L'aumento delle tariffe ferroviarie ha portato già in estate a discussioni con il Sorvegliante dei prezzi», ricorda Renkert. A suo avviso in tutti i casi tale incremento disincentiva considerevolmente le alternative di trasporto rispettose dell'ambiente.

Per quanto riguarda gli alimentari, fra i prodotti che più sono diventati più cari in dicembre possono essere citati marmellate e miele (+4,7%), nonché grassi e oli commestibili (+3,9%). È per contro sceso il prezzo di gelati (-7,6%), spumante (-4,5%) e caffè (-3,5%).

Secondo i calcoli di Comparis a percepire maggiormente il rincaro sono gli over 65 che vivono da soli, nonché le fasce meno abbienti della popolazione. A livello regionale, la Svizzera italiana presenta in dicembre un'inflazione percepita dell'1,7%, lievemente più bassa quindi che nel resto del paese.