Rincaro dei prezziL'inflazione rimane stabile in Svizzera, diversamente da altrove
hm, ats
4.10.2021 - 10:00
L'inflazione rimane stabile in Svizzera, contrariamente a quanto sta avvenendo in altri paesi.
Keystone-SDA, hm, ats
04.10.2021, 10:00
04.10.2021, 12:02
SDA
Stando ai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) in settembre l'indice dei prezzi al consumo è rimasto a 101,3 punti, segnando una variazione nulla rispetto ad agosto e un incremento annuo dello 0,9%, lo stesso che era stato registrato anche nel mese precedente.
In luglio il rincaro annuo era stato dello 0,7%, in giugno dello 0,6%. Si è quindi interrotta una serie di cinque aumenti consecutivi, dopo che aprile aveva messo fine a una sequenza di 14 mesi in calo, con il loro apice negativo in maggio e giugno 2020 (-1,3%).
Vista in un'ottica internazionale l'inflazione elvetica può comunque essere considerata limitata: a titolo d'esempio in Germania – principale partner commerciale – in settembre è salita al 4,1%, il massimo dal 1994. Per l'intera Eurozona la prima stima flash è del 3,4%, valore più alto dal 2008.
Tornando nella Confederazione, secondo l'UST la stabilità di settembre rispetto ad agosto è il risultato di tendenze opposte che si sono compensate a vicenda. I prezzi dell'abbigliamento e delle calzature sono aumentati, come pure quelli dell'olio da riscaldamento e dei trasporti aerei; hanno invece registrato un calo i costi dei viaggi forfetari internazionali e quelli del noleggio di veicoli.
Nel dettaglio, rispetto ad agosto i prezzi dei prodotti indigeni sono scesi dello 0,1%, quelli dei prodotti importati sono saliti dello 0,3%. Su base annua i primi segnano +0,6%, i secondi +2,0%. Lo zoccolo dell'inflazione – che nella definizione dell'UST è il rincaro totale senza quello concernente prodotti freschi e stagionali, energia e carburanti – ha mostrato variazioni pari a +0,1% (mese) e +0,5% (anno).
L'UST calcola anche un indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA), misurato con la metodologia in uso nell'Unione europea, con l'obiettivo di raffrontare i dati elvetici con quelli della nazioni comunitarie. Visto da questa prospettiva settembre presenta un una variazione nulla (mese) e un rincaro di +0,8% (anno).
L'inflazione in Svizzera – come in vari altri paesi – è stata per anni bassa o addirittura negativa: si è rivelata nulla nel 2014, del -1,1% nel 2015, del -0,4% nel 2016, del +0,5% nel 2017, del +0,9% nel 2018, del +0,4% nel 2019 e del -0,7% nel 2020. Quest'anno è cresciuta e il fenomeno è osservato con attenzione a livello globale.
Come noto l'efficacia dell'indice dei prezzi al consumo nell'illustrare il costo della vita percepito dai consumatori è peraltro spesso al centro di grandi discussioni. Questo è particolarmente vero in Svizzera perché, per motivi metodologici, il tasso calcolato dai funzionari di Neuchâtel non comprende i premi dell'assicurazione malattia di base, un punto di spesa che è spesso in forte progressione nei bilanci delle famiglie elvetiche. Il rincaro stabilito dall'UST ha una grande importanza in vari ambiti: dalle negoziazioni salariali agli affitti, passando per la fissazione degli alimenti nell'ambito dei divorzi.