Aviazione Imminente, ma preliminare l'ingresso di Lufthansa in Ita

ev

28.12.2022 - 21:05

È imminente l'entrata di Lufthansa nella compagnia ITA.
È imminente l'entrata di Lufthansa nella compagnia ITA.
Keystone

Resta imminente, ma potrebbe slittare alla fine di gennaio il preliminare per l'ingresso di Lufthansa in Ita, un'operazione che si concluderebbe in estate.

Keystone-SDA, ev

Sarebbe prevista infatti alla fine del mese prossimo, secondo fonti qualificate che seguono il dossier, la firma tra il Tesoro e Lufthansa per la cessione di una quota della newco alla compagnia tedesca.

Si parla di una quota tra il 35 e il 40%. Considerando tutti i passaggi e le tappe successive da completare, l'ingresso operativo di Lufthansa in Ita dovrebbe avvenire in estate.

Nel frattempo ci sarà un nuovo Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) – che però non è ancora approdato in Gazzetta Ufficiale – per modificare in profondità la procedura consentendo a tutte le società che hanno avanzato in precedenza il proprio interesse di 'rilanciare' una proposta.

Ma in campo rimane solo Lufthansa

Ma in campo rimane solo Lufthansa, senza il partner iniziale Msc-Aponte, che a novembre ha fatto sapere espressamente «di non essere più interessata a partecipare alla privatizzazione di Ita Airways, non ravvisandone le condizioni nell'attuale procedura».

Anche la cordata guidata da Certares, alla quale partecipava anche Delta, che sembrava ad un passo dall'acquisizione, ha abbandonato le trattative.

Lufthansa potrebbe quindi presto «concretizzare» il proprio interesse. E a lei, ma in una fase successiva, potrebbero aggiungersi anche altri partner, ad esempio le Ferrovie dello Stato interessate però solo a possibili sviluppi e integrazioni commerciali: un biglietto unico treno-aereo ed anche un maggiore interscambio sul fronte delle merci.

Il Dpcm riscritto dal governo Meloni prevede ora la possibilità che una compagnia aerea possa acquisire anche una quota di minoranza e che possa farlo non rilevando le quote del ministero dell'Economia, ma con un aumento di capitale. Questa procedura di fatto non porta le risorse nel bilancio pubblico ma le lascia all'interno della società, per favorirne il rilancio.

Ecco perché si profila anche una operazione in più fasi.

Tecnicamente questo richiede anche un maggior esborso per l'acquirente, perché di fatto beneficerà, in quota parte, delle risorse rimaste all'interno della società.

Ecco perché si profila anche una operazione in più fasi. Il decreto è fatto cercando un deciso equilibrio tra chi acquisirà il controllo concreto nell'operatività e i contrappesi di garanzia per gli obiettivi fissati dallo Stato.

I patti parasociali tra il ministero dell'Economia e l'acquirente – pur considerando espressamente un «preminente coinvolgimento» da parte della nuova compagnia aerea nella gestione di Ita – dovranno prevedere che il ministero dell'Economia, fino alla eventuale definitiva uscita dal capitale, abbia diritti di governance tali da assicurare un adeguato presidio sulle decisioni di rilievo per il perseguimento degli obiettivi di potenziamento e sviluppo industriale di Ita.