Italia Intesa anticompetitiva: confermate le multe a Roche e Novartis

ATS

15.7.2019 - 19:10

Confermate multe a Roche e Novartis
Confermate multe a Roche e Novartis
Source: KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS

Il Consiglio di Stato – organo della giurisdizione amministrativa italiana – ha pronunciato la parola fine sulla questione Avastin-Lucentis, respingendo definitivamente i ricorsi delle aziende farmaceutiche Roche e Novartis.

Viene quindi confermata dunque la maxi-multa inflitta alle due società elvetiche, che sono inoltre state condannate in solido tra loro, al pagamento delle spese processuali del secondo grado di giudizio, che si liquidano in 12'000 euro a favore dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, e in 2800 euro a favore di ciascuna delle altre controparti costituite. Le sanzioni contro cui le due aziende si erano appellate ammontavano a 92 milioni di euro a testa.

Il Consiglio di Stato dà dunque ragione all'Autorità Garante della concorrenza e del mercato che aveva contestato un'intesa anticompetitiva fra le società del gruppo Roche e Novartis, «le quali avrebbero tra loro concertato strategie volte a ostacolare la legittima possibilità di acquisto ed impiego del farmaco Avastin per la cura delle patologie oculari, al fine di favorire le maggiori vendite del farmaco Lucentis, di gran lunga più costoso del primo». I due farmaci sono stati entrambi sviluppati dalla società biotech Genentech, soggetta al controllo esclusivo del gruppo Roche sin dal 1990.

L'intesa, secondo le stime dell'Antitrust, avrebbe comportato per il solo 2012 maggiori costi per il servizio sanitario nazionale (Ssn) per quasi 45 milioni di euro. Inoltre, sempre per l'Antitrust, la completa attuazione delle condotte illecite accertate avrebbe condotto ad una piena sostituzione di Avastin con Lucentis con «conseguente aggravio di spesa per il Ssn di circa 540 milioni di euro nel 2013 e 615 milioni di euro nel 2014». Da qui la multa milionaria inflitta alle due società, che avevano fatto partire i ricorsi.

Roche continua peraltro a professarsi innocente. «Roche, pur rispettando la decisione del Consiglio di Stato, esprime tutto il proprio disaccordo per le conclusioni a cui sono arrivati i magistrati. La sentenza lascia privi di risposta tutti gli argomenti difensivi sollevati da Roche in questi lunghi anni», si legge in una nota.

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