Svizzera L'opinione degli esperti: «La BNS aumenterà ancora il tasso guida»

hm, ats

6.3.2023 - 16:01

Gli occhi degli investitori sono già puntati sulle prossime mosse della BNS.
Gli occhi degli investitori sono già puntati sulle prossime mosse della BNS.
Keystone

Alla luce dell'inflazione ancora in aumento (si è attestata al 3,4% in febbraio) la Banca nazionale svizzera (BNS) aumenterà ulteriormente il suo tasso guida: è questa l'opinione unanime degli esperti, dopo i dati sul rincaro pubblicati oggi.

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Come noto l'istituto è già intervenuto tre volte, alzando il suo parametro di riferimento due volte di 50 punti base e una volta di 75 punti base, un ciclo che ha portato l'indicatore dal -0,75% al +1,00% odierno.

A mettere in allarme gli investitori è la cosiddetta inflazione di fondo (che l'Ufficio federale di statistica chiama zoccolo dell'inflazione), cioè quella che esclude le variazioni di prezzo di beni molto volatili come i prodotti alimentari freschi o l'energia: i prezzi in questione sono saliti dello 0,8% in febbraio rispetto a gennaio, più dello 0,7% del rincaro complessivo.

Questo mostra che l'aumento dei prezzi in Svizzera sta acquisendo maggiore ampiezza, afferma Thomas Gitzel di VP Bank in un commento. Secondo Alessandro Bee di UBS, i rincari nei servizi sono i cosiddetti effetti di secondo impatto, ovvero crescite dei prezzi dovuti ad esempio a precedenti aumenti dei costi delle materie prime. Secondo Bee è probabile che questi fattori attenueranno il calo dell'inflazione generalmente previsto per i prossimi mesi. Tuttavia, l'analista non si aspetta effetti di secondo impatto troppo forti, in quanto i salari sono attualmente solo in moderato incremento.

Gli analisti di Credit Suisse hanno però intanto già corretto al rialzo le loro aspettative relative ai ritocchi della BNS. Ora si aspettano un aumento di 75 punti base alla riunione del 23 marzo e poi un ulteriore incremento di 50 punti base in giugno, fino a raggiungere il 2,25%. Da parte sua Bee scommette al momento ancora solo un stretta di 50 punti base in marzo.

«La BNS dovrà continuare a inasprire la politica monetaria in modo significativo», commenta da parte sua Karsten Junius di Safra Sarasin, in dichiarazioni all'agenzia Awp. A suo avviso sebbene i dati sull'inflazione non siano sconvolgenti rappresentano comunque un campanello d'allarme per tutti coloro che pensavano che la Svizzera fosse immune dall'aumento del rincaro.