La borsa svizzera ha chiuso l'ultima seduta della settimana in rialzo, con l'indice SMI dei principali titoli che ha segnato una progressione dello 0,30% a 10'369,44 punti, mentre l'indice complessivo SPI è salito dello 0,23% a quota 12'515,59.
Tra gli investitori oggi aleggiava un clima di relativo ottimismo sull'esito dei negoziati tra Usa e Cina per il commercio internazionale, senza contare che i mercati hanno accolto favorevolmente le parole della presidente della Bce Christine Lagarde, che nel suo discorso sulla politica monetaria ha invitato i governi a mantenere livelli sufficienti di investimenti pubblici.
Sulla piazza zurighese si sono messi in evidenza i bancari, con UBS che ha allungato dell'1,97% (a 12.15 franchi) e Credit Suisse dell'1,38% (a 13.215 franchi). Un po' meno tonica, sul mercato allargato, Julius Bär (+0,61% a 46.44 franchi). Nel comparto assicurativo Swiss Life è avanzata dello 0,34% (a 495.30 franchi), Zurich Insurance dello 0,72% (a 391.90 franchi), mentre Swiss Re si è mantenuta a malapena a galla (+0,05% a 105.90 franchi).
I listini sono stati frenati dal colosso dell'alimentare Nestlé (-0,12% a 103.10 franchi) e da Roche (-0,28% a 302.00 franchi). Positiva invece Novartis (+0,22% a 89.78 franchi). Oggi Roche ha annunciato una nuova proroga, la settima, dell'offerta pubblica per l'acquisizione della società americana Spark Therapeutics.
Nel segmento del lusso Swatch (+1,05% a 279.20 franchi) ha fatto leggermente meglio di Richemont (+0,99% a 75.46 franchi), mentre tra i titoli ciclici gli ordini di acquisto ha riguardato in primo luogo Adecco (+1,02% a 61.48 franchi).
Sul mercato allargato Aryzta ha ceduto il 2,02% (a 1.092 franchi): stamane il panificio industriale attivo a livello internazionale ha indicato di aver archiviato il primo trimestre dell'esercizio aziendale 2019/20, chiusosi a ottobre, con un calo delle vendite. Comet che ieri ha guadagnato oltre il 10% dopo aver confermato i propri obiettivi, ha ripiegato dell'1,54% (a 115.20 franchi).
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