Iniziativa per la limitazione Martullo-Blocher: «Prima gli svizzeri»

ATS

8.8.2020 - 09:42

Magdalena Martullo-Blocher in una foto recente.
Magdalena Martullo-Blocher in una foto recente.
Source: KEYSTONE/EDDY RISCH

L'estate non è ancora conclusa, ma Magdalena Martullo-Blocher, consigliera nazionale UDC e CEO di Ems-Chemie, prepara già le armi in vista della votazione del 27 settembre sull'Iniziativa per la limitazione.

In interviste pubblicate da diversi giornali di Tamedia rivendica l'importanza di impiegare personale elvetico a tutti i livelli: i dirigenti stranieri non capiscono il sistema svizzero.

Si tratta di manager provenienti dall'area UE, che non hanno passaporto rossocrociato e non partecipano quindi alle votazioni popolari elvetiche, rileva Martullo-Blocher. Molti di essi parteggiano quindi per l'Europa, anche perchè sperano di ottenere contratti vantaggiosi con l'UE.

«Alcuni di loro hanno per la Svizzera interessi diversi da quelli di noi imprenditori elvetici», rileva la consigliera nazionale. «L'UDC non è contraria all'arrivo di stranieri in Svizzera in linea di principio». Il problema – precisa l'imprenditrice – è che l'80% di essi giunge nel paese, ma non per occupare un posto di lavoro per il quale non abbiamo personale qualificato indigeno.

«La Svizzera non concede la priorità ai suoi cittadini»

In questo modo «spodestano i cittadini elvetici», sottraendo loro impieghi utili. E ora la situazione sta peggiorando a causa della pandemia di coronavirus: giovani e anziani sono particolarmente colpiti, con forti difficoltà a trovare un lavoro.

La Svizzera – ricorda Martullo-Blocher – non concede la priorità ai suoi cittadini, anche se il popolo ha iscritto questo principio nella Costituzione, approvando alle urne l'iniziativa contro l'immigrazione di massa.

L'UDC non mira a reintrodurre lo statuto di lavoratori stagionali, precisa l'imprenditrice: si tratta piuttosto di un sistema di permessi distinto, analogo a quello conosciuto dall'UE, che consente di emigrare solo per impieghi che non possono essere ricoperti da personale indigeno.

«Non la preferenza agli svizzeri, ma a chi vive nel paese»

Gli argomenti di Martullo-Blocher sono in linea con quelli portati avanti dal consigliere agli Stati ticinese Marco Chiesa, unico candidato ad assumere la presidenza, il 22 agosto, dell'UDC.

La sezione cantonale del partito aveva infatti portato avanti l'iniziativa popolare «Prima i nostri» – che mirava a dare la priorità ai lavoratori indigeni sul mercato del lavoro – accolta dai ticinesi alle urne nel settembre 2016.

Non stiamo parlando di «Switzerland first», ma di esseri umani, ha detto Chiesa in un'intervista rilasciata alla «Neue Zürcher Zeitung»: non bisogna dare la preferenza agli svizzeri, ma a chi vive nel paese. La Confederazione - ha precisato Chiesa, che si dice favorevole a un'immigrazione che vada a favore della Svizzera – ha sempre avuto bisogno di specialisti stranieri.

Il 27 settembre il popolo svizzero si esprimerà sull'iniziativa per la limitazione dell'UDC, che prevede che la Svizzera possa disciplinare autonomamente l'immigrazione di stranieri. Praticamente tutti gli altri partiti e le associazioni economiche sono contrari al testo.

Tornare alla home page