ConcessioneMedia locali: Radio Ticino non diffonde ancora abbastanza informazione regionale
mp, ats
24.6.2021 - 11:02
La maggior parte delle radio locali e televisioni regionali titolari di una concessione diffondono almeno 30 minuti di informazioni al giorno, ma non ancora Radio Ticino.
mp, ats
24.06.2021, 11:02
24.06.2021, 12:04
SDA
È quanto rivela l'analisi dei programmi realizzata da Publicom AG su incarico dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM).
Per ottenere una concessione le radio private devono impegnarsi a diffondere almeno mezz'ora di informazione regionale al giorno nelle ore di maggiore ascolto, mentre alle televisioni regionali sono richiesti, nella stessa fascia oraria, 150 minuti alla settimana, indica una nota odierna dell'UFCOM.
Queste condizioni sono state specificate nelle concessioni rilasciate alle emittenti, in vigore dall'inizio del 2020. Stando a un primo controllo, l'UFCOM ha constatato che sono per lo più soddisfatte. In questo modo, le radio e le tv private contribuiscono a una cronaca regionale variata. L'informazione è considerata rilevante quando tratta di politica, economia, società, cultura e sport e l'avvenimento si verifica o ha un impatto nella zona di concessione.
Più informazione di quanto richiesto
Diverse radio – tra cui la ticinese Radio 3i – offrono al loro pubblico molta più informazione regionale del minimo richiesto, che prevede 30 minuti al giorno durante le otto ore e mezza definite quale orario di maggior ascolto.
Prime in classifica sono cinque emittenti radio della Svizzera romanda, quattro di queste sono sostenute finanziariamente con i proventi del canone radiotelevisivo.
Radio Ticino non soddisfa il requisito
In base all'analisi dei programmi, dieci delle 30 radio controllate – tra cui l'altra ticinese Radio Ticino – non soddisfano ancora tale requisito, precisa ancora l'UFCOM.
Sulle 13 emittenti televisive regionali concessionarie, l'analisi dei programmi rileva che 11 soddisfano i requisiti. Tra queste vi sono le televisioni della Svizzera romanda e italiana (TeleTicino) e della regione bilingue di Biel/Bienne.
L'UFCOM ha informato tutte le emittenti sui risultati dell'analisi dei programmi. In qualità di autorità di sorveglianza, si rivolge alle emittenti in questione per ricordare loro gli obblighi cui sottostanno.
Si potranno difedere
Le emittenti che non trasmettono abbastanza informazioni regionali hanno la possibilità di commentare i risultati sul proprio programma e di discutere i loro servizi informativi con l'ufficio federale. L'obiettivo è quello di offrire anche alla popolazione delle zone interessate un'informazione regionale sufficiente a partire dall'anno prossimo. Non sono previste sanzioni.
Il rapporto completo sull'analisi dei programmi sarà probabilmente pubblicato a settembre 2021, conclude la nota.
81 milioni di franchi
Attualmente, il 6% dei proventi del canone radiotelevisivo è a disposizione del servizio pubblico regionale. Ciò corrisponde a un importo di 81 milioni di franchi. Di questi, 50,3 milioni di franchi sono destinati alle televisioni regionali, 25,1 milioni alle radio commerciali e 5,6 milioni alle radio complementari senza scopo di lucro.
Queste ultime hanno un mandato di programma diverso da quello delle emittenti commerciali, non rientrano quindi nell'ambito dell'analisi summenzionata.