Pandemia Fallimenti: nel 2020 il fenomeno delle «aziende zombie»

hm, ats

4.1.2021 - 15:00

Chiuso per fallimento: un'affissione che è stata compiuta meno spesso nel 2020.
Chiuso per fallimento: un'affissione che è stata compiuta meno spesso nel 2020.
Keystone

Nell'anno della pandemia sono fortemente diminuiti i fallimenti aziendali, sia in Svizzera, che in Ticino.

Lo segnalano gli ultimi dati della società di informazioni economiche Bisnode D&B, che sulla scia delle misure anti-coronavirus constata il fenomeno dei «morti che camminano».

Stando alle indicazioni odierne a livello nazionale nel 2020 le imprese che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 3811, il 19% in meno dello stesso periodo del 2019.

In Ticino (-23% a 323) e nei Grigioni (-45% a 42) la contrazione è stata ancora più marcata. Solo in tre cantoni si registra un aumento: Appenzello Interno (+29%, ma con numeri ridottissimi: +2 in cifra assolute), Argovia (+2%) e Basilea Campagna (+1%). Berna segna -25%, Zurigo -18%, Basilea Città -21%, Ginevra -21% e Vaud -20%.

«A quanto pare il sostegno statale anti-Covid ha generato molte aziende zombi», affermano gli specialisti di Bisnode D&B in un comunicato odierno. «Si tratta di imprese che normalmente sarebbero già fallite e che ora sopravvivono solo momentaneamente, grazie alle iniezioni di denaro; verrà però il giorno in cui la loro liquidità si esaurirà e non sarà più possibile evitare la bancarotta».

Aziende artigianali le più colpite

Per quanto riguarda i settori, le aziende che mostrano gli arretramenti maggiori sono quelle degli artigiani (-174 a 685 fallimenti), della ristorazione (-124 a 458), del commercio al dettaglio (-68 a 242), del commercio all'ingrosso (-66 a 340), dei trasporti (-55 a 132) e dell'informatica (-54 a 97). In sensibile calo sono anche i comparti della costruzione (-29 a 144), della vendita di auto (-25 a 128) e delle società immobiliari (-15 a 119).

Ai fallimenti per insolvenza vanno poi aggiunti quelli per lacune nell'organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo nei nove mesi in esame sale così a 5715 (-14%) a livello svizzero, a 613 in Ticino (-25%) e a 84 nei Grigioni (-41%).

Per il solo mese di dicembre si registra nell'insieme del paese una flessione sia delle insolvenze (-17% a 373), sia dei fallimenti totali (-11% a 524). Relativamente a questo mese Bisnode non ha pubblicato dati disaggregati regionali.

Nuove aziende, ma non in Ticino

Se vi sono aziende che chiudono, altre aprono i battenti: le nuove iscrizioni a livello svizzero sono state l'anno scorso 46'779, con una progressione del 5%.

Il Ticino mostra però un calo: il numero di nuove realtà si è attestato a 2074, in flessione dell'11% rispetto al 2019. Oltre che nel cantone sudalpino valori negativi vengono registrati solo da Vaud, Uri e Sciaffusa. Da parte loro i Grigioni superano il dato nazionale (+9% a 1050).

Per il solo mese di dicembre le nuove iscrizioni a livello svizzero si sono attestate a 5074 (+15%). Anche in questo ambito non vi sono dati regionali.

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