Industria alimentare Pure in Svizzera Nestlé ha fatto ricorso a trattamenti vietati per l'acqua minerale

hm, ats

1.2.2024 - 12:00

L'acqua minerale Henniez è stata trattata in modo non conforme alla legge.
L'acqua minerale Henniez è stata trattata in modo non conforme alla legge.
Keystone

Non solo in Francia, anche in Svizzera Nestlé Waters ha fatto ricorso a trattamenti vietati per la sua acqua minerale, nello specifico per il marchio Henniez.

Keystone-SDA, hm, ats

Stando alla multinazionale gli interventi non autorizzati nello stabilimento del canton Vaud avevano lo scopo di mantenere la sicurezza alimentare e sono stati interrotti alla fine del 2022.

«Nestlé Waters deve costantemente adattare le sue attività, le sue pratiche e i suoi siti ai cambiamenti dell'ambiente circostante alle sue fonti: questi sforzi di adattamento, da sempre volti a garantire la sicurezza alimentare, hanno portato l'azienda a mettere in atto misure di protezione non conformi al quadro normativo per le acque minerali in Svizzera», ha indicato a Keystone-ATS Meike Schmidt, portavoce della filiale del gruppo Nestlé, confermando una notizia pubblicata oggi da Le Temps.

«Sicurezza alimentare sempre garantita»

«Sotto la supervisione delle autorità cantonali e federali, Nestlé Waters Svizzera ha quindi ritirato i filtri a carbone attivo dallo stabilimento di Henniez alla fine del 2022. Nello stabilimento non sono mai stati installati sistemi a raggi ultravioletti. Rimaniamo impegnati a continuare un dialogo costruttivo con le autorità», aggiunge la responsabile della comunicazione.

«La sicurezza alimentare e la qualità delle nostre acque minerali sono sempre state e restano garantite», sottolinea l'addetta stampa. «Abbiamo sempre preservato la composizione minerale unica delle nostre acque, come indicato sulle etichette».

Il caso in Francia

Lunedì Nestlé Waters – più grande produttore mondiale di acqua minerale – aveva dichiarato di aver informato le autorità francesi nel 2021 di aver utilizzato trattamenti di filtraggio ai raggi ultravioletti e con il carbone attivo, procedimenti vietati, su alcune delle sue acque minerali.

Sebbene lo scopo di questi trattamenti «sia sempre stato quello di garantire la sicurezza alimentare», essi «hanno portato l'azienda a perdere di vista la questione della conformità normativa», aveva fatto sapere l'azienda.

I marchi interessati – Perrier, Vittel, Hépar e Contrex sono ora «pienamente conformi al quadro normativo applicabile in Francia», aveva aggiunto l'impresa.

La legge vieta qualsiasi disinfezione dell'acqua minerale, che deve essere naturalmente di alta qualità microbiologica, a differenza dell'acqua del rubinetto, che viene disinfettata prima di diventare potabile.

È inganno commerciale?

Resta da vedere se ci siano gli estremi per parlare di un inganno commerciale, considerato che acqua pura non è lo stesso di acqua purificata: la procura francese di Epinal (capoluogo dl dipartimento dei Vosgi) ha di conseguenza aperto un'indagine nei confronti di Nestlé Waters.

Il reato ipotizzato è quello di frode. Le indagini «sono ancora in corso, in particolare per stabilire se la denominazione di acqua minerale 'naturale' sia o meno ingannevole», ha fatto sapere ieri un magistrato.