FarmaceuticaNovartis punta sulle terapie geniche in collaborazione con una biotech statunitense
hm, ats
3.1.2024 - 10:01
Novartis punta ulteriormente sul campo della modifica del materiale genetico all'interno delle cellule nella cura delle patologie.
Keystone-SDA, hm, ats
03.01.2024, 10:01
03.01.2024, 10:05
SDA
Il colosso farmaceutico renano ha annunciato una collaborazione strategica con la società biotecnologica americana Voyager Therapeutics nel settore della terapie geniche per il trattamento della malattia di Huntington (HD) e dell'atrofia muscolare spinale (SMA).
Voyager riceverà un pagamento di 100 milioni di dollari (85 milioni di franchi) e Novartis assumerà una partecipazione azionaria pari a 20 milioni di dollari nell'azienda statunitense, spiega l'impresa elvetica in un comunicato diffuso ieri sera.
Al raggiungimento di determinati obiettivi verranno versati altri importi fino a 1,2 miliardi di dollari e sono previsti anche diritti di brevetto.
La malattia di Huntington è una rara patologia neurologica ereditaria che si manifesta in età adulta con un progressivo peggioramento dei disturbi motori, cognitivi e psichiatrici. La SMA è invece una rara patologia genetica neuromuscolare caratterizzata da una progressiva debolezza muscolare.
Per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne occorrerà attendete l'apertura del mercato elvetico, alle 09.00. Intanto a Wall Street le azioni Voyager sono salite del 35% nelle contrattazioni al di fuori degli orari borsistici.
Le terapie geniche – che mirano a curare le malattie sostituendo la versione mancante o difettosa di un gene nelle cellule del paziente con un gene intatto – sono considerate una grande speranza nella lotta contro varie malattie: i giganti farmaceutici di tutto il mondo stanno investendo miliardi nel ramo.
La stessa Novartis ha lanciato per esempio la terapia genica Zolgensma, il trattamento più caro al mondo secondo il prezzo di listino: 2 milioni a intervento.