SvizzeraNei CdA delle grandi aziende meno giuristi e più donne
ATS
15.6.2020 - 17:04
Più informatici e laureati in scienze naturali, meno giuristi: è la nuova tendenza che emerge nei consigli di amministrazione (CdA) delle grandi aziende svizzere, stando a un'analisi pubblicata oggi dalla società di consulenza internazionale Heidrick & Struggles.
In aumento è anche la quota di stranieri e di donne, pure queste spesso provenienti dall'estero.
I ricercatori hanno passato al setaccio i nuovi arrivi negli organi di sorveglianza delle 30 società quotate nell'indice di borsa SLI.
Dei 29 nuovi consiglieri di amministrazione eletti quest'anno, 15 hanno alle spalle studi di economia e 12 di informatica, matematica, scienze naturali o materie tecniche. I laureati in diritto erano solo 2, un trend che conferma quello del 2019 (12 economisti, 9 tecnici, 1 giurista) e che è in opposizione ai dati degli anni precedenti, quando gli esperti in giurisprudenza erano assai meglio rappresentati.
Sale il numero di nuovi membri stranieri
Torna a salire anche il numero dei nuovi membri del CdA con passaporto straniero (10 su 29) e avanzano le donne: 9 le nuove entrate (34% delle matricole), ciò che porta la presenza femminile totale, nei consigli di amministrazione, al 27%, a fronte del 25% del 2018 e del 22% del 2017.
«Mentre la percentuale di donne a livello di Ceo in Svizzera rimane molto bassa, la quota nei Cda è aumentata notevolmente negli ultimi anni», osserva Jacques Amey, partner presso Heidrick & Struggles, citato in un comunicato. Nel 2020 sono arrivate però manager quasi esclusivamente nate all'estero.
Ieri più generalisti, oggi più specialisti
Altra tendenza di fondo: mentre in passato i consigli di amministrazione erano spesso composti da generalisti, oggi devono essere formati da specialisti che abbiano le competenze necessarie per le imprese in questione.
Negli ultimi due anni sono stati eletti nei consigli di amministrazione sempre più esperti di tecnologia. «Questo sviluppo riflette la continua forte crescita della digitalizzazione in quasi tutti i settori economici e sociali», aggiunge lo specialista.
Età media di 56 anni
Riguardo all'età, i nuovo membri del Cda hanno in media 56 anni. Il più giovane eletto è stato il 36enne Jörg Duschmalé presso Roche, la più anziana la 69enne Orit Gadieshbei (Schindler).
Secondo Amey sarà interessante vedere quale sarà l'impatto del coronavirus sui consigli di amministrazione. Da un lato le assemblee generali del 2021 potranno svolgersi di nuovo con il pubblico, cioè con gli azionisti. D'altra parta probabilmente le società proporranno maggiormente persone che hanno una comprovata esperienza in settori quali i nuovi modelli di lavoro, la resilienza, la diversità e l'inclusione.