Energia Sì dall'UE e dal G7 al price cap sui derivati del petrolio russo

SDA

4.2.2023 - 12:45

Petrolio russo e derivati sottoposti a limiti di prezzo quale sanzione per l'invasione dell'Ucraina.
Petrolio russo e derivati sottoposti a limiti di prezzo quale sanzione per l'invasione dell'Ucraina.
Keystone

L'Unione europea e il G7 hanno adottato in via definitiva l'accordo sul price cap per i prodotti petroliferi raffinati russi trasportati via mare verso i Paesi terzi. La misura entrerà in vigore domani.

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L'intesa, licenziata nella serata di ieri dagli ambasciatori dei Ventisette, prevede una soglia di 100 dollari al barile per i prodotti raffinati di alta qualità, come il diesel, e di 45 per i prodotti di bassa fascia, come la nafta. Il cap si aggiunge a quello già approvato sul petrolio russo (fissato a 60 dollari al barile), in vigore dal dicembre 2022.

Il price cap sui prodotti petroliferi russi «è stato concordato con i nostri partner del G7 e eroderà ulteriormente le risorse di Putin per fare la guerra», ha affermato dal canto suo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Entro il 24 febbraio, a esattamente un anno dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, miriamo a mettere in atto il decimo pacchetto di sanzioni», ha aggiunto.

«Stiamo facendo pagare a Putin la sua atroce guerra. La Russia sta pagando un prezzo pesante, le nostre sanzioni stanno erodendo la sua economia, facendola arretrare di una generazione», ha spiegato von der Leyen.