«Punisce i poveri»Per l'ONU la riforma del sistema economico è tra le priorità del 2022
SDA
22.1.2022 - 09:43
Sconfiggere la pandemia e rivedere le regole della finanza mondiale, «un sistema fallimentare che favorisce i ricchi e punisce i poveri».
22.01.2022, 09:43
22.01.2022, 09:58
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Sono queste due delle cinque priorità del mondo per il 2022 indicate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, all'Assemblea Generale dell'Onu.
Inoltre, ha sottolineato Guterres, bisogna mettere fine ai troppi conflitti che infiammano il mondo, agire coraggiosamente contro la crisi climatica e «governare la tecnologia, non farci usare da lei».
E se fermare il Covid deve essere al top dell'agenda comune, lavorare per contrastare gli squilibri strutturali del sistema finanziario globale è la seconda priorità, ha ribadito Guterres. «Se non agiamo ora, l'inflazione record, l'impennata dei prezzi dell'energia e i tassi di interesse esorbitanti potrebbero portare a frequenti default nel 2022, con conseguenze disastrose per i più poveri e vulnerabili», ha avvertito.
Processo inclusivo
È necessaria dunque una riforma del sistema economico che soddisfi le esigenze dei Paesi in via di sviluppo attraverso un processo inclusivo e trasparente. «Ciò richiede un serio esame dei meccanismi della governance finanziaria globale, che sono dominati dalle economie più ricche del mondo», ha affermato.
Il Segretario Generale ha inoltre evidenziato come nel mondo «siamo di fronte al più alto numero di conflitti violenti dal 1945. I colpi di Stato militari sono tornati. L'impunità sta prendendo piede. Le scorte di armi nucleari ora superano le 13.000 unità, il livello più alto degli ultimi decenni. I diritti umani e lo stato di diritto sono sotto attacco».
Inoltre, «il populismo, l'ostilità verso i migranti, la supremazia bianca e altre forme di razzismo ed estremismo stanno avvelenando la coesione sociale e le istituzioni ovunque. Il regresso dei diritti umani, in particolare i diritti delle donne e delle ragazze, continua», ha aggiunto. «Nel frattempo, la crisi climatica sta alimentando i conflitti e intensificando le crisi umanitarie. E il terrorismo rimane una minaccia costante e destabilizzante» ha concluso.