SvizzeraParità di genere nelle direzioni aziendali: progressi, ma anche passi indietro
hm, ats
23.2.2024 - 15:00
In materia di parità di genere nei piani alti delle imprese vengono compiuti progressi, ma non mancano i passi indietro.
Keystone-SDA, hm, ats
23.02.2024, 15:00
23.02.2024, 15:04
SDA
È quanto emerge dall'ultima edizione, pubblicata oggi, di un'analisi effettuata periodicamente dalla società zurighese di reclutamento di quadri Guido Schilling.
Tra i 100 maggiori datori di lavoro svizzeri la percentuale di donne nelle direzioni si attesta al 20%, mentre nei consigli di amministrazione la quota è del 31%. Queste cifre sono in linea con gli obiettivi politici imposti alle aziende e il raggiungimento di questa soglia minima era ampiamente previsto, secondo il rapporto.
Vi sono però anche alcuni indicatori preoccupanti: in particolare il 23% delle aziende nelle direzioni non ha manager femminili. Mentre sono stati compiuti progressi significativi tra il 2019 e il 2023, quando la percentuale di direzioni interamente maschili è scesa dal 53% al 25%, ora i passi avanti sono più lenti. Inoltre il numero di Ceo e di responsabili delle finanze non uomini è in flessione.
Una delle sfide è rappresentata dall'elevata fluttuazione: in media le donne rimangono nelle posizioni dirigenziali per tre anni, rispetto ai sette anni degli uomini. Secondo gli autori della ricerca «un periodo così breve di appartenenza a un organo di gestione non è sostenibile». La posizione precedente alla nomina fornisce una spiegazione, dato che il 45% delle donne promosse alla dirigenza non aveva lavorato in precedenza nell'azienda in cui sono state nominate, rispetto a solo il 36% degli uomini.
Le tendenze demografiche si riflettono anche nell'invecchiamento delle direzioni: in media, i loro membri hanno 53 anni. Questo è ancora più vero per i Ceo, che hanno in media 55 anni.