Lavoro Peggiorano le prospettive d'impiego in Svizzera

hm, ats

8.12.2020 - 18:00

Le aziende intendono assumere di meno.
Le aziende intendono assumere di meno.
Keystone

Tornano a peggiorare le prospettive sul fronte dell'impiego in Svizzera e in Ticino, sebbene in modo meno marcato di quanto avvenuto in primavera: lo segnala il barometro di Manpower, che mette in luce forti differenze regionali e settoriali.

A livello elvetico l'8% delle 415 imprese interrogate in ottobre nell'ambito di un sondaggio intende assumere personale nel periodo gennaio-marzo 2021, il 12% punta a ridurre l'organico, il 78% non prevede cambiamenti e il 2% non è in grado di rispondere.

Lo scarto fra le due prime posizioni è di -4 punti: dopo la correzione delle variazioni stagionali la «previsione netta sull'occupazione» di Manpower per il primo trimestre 2021 risulta essere del -4%, informa in un comunicato odierno la multinazionale specializzata nelle risorse umane. Il dato è di 5 punti inferiore a quello dell'ultimo rilevamento e di 9 punti più basso di quanto registrato un anno fa.

In Ticino media nazionale migliore

A livello regionale il Ticino presenta un dato lievemente migliore della media nazionale, -3% (-1 rispetto al trimestre precedente, -11 punti sull'anno). Più negative sono la zona del Lemano (-4%), l'Espace Mittelland (-7%), la Svizzera centrale (-9%) e la Svizzera nord-occidentale (-11%), che comprende Basilea.

Maggiore propensione ad assumere è stata per contro rilevata a Zurigo (+2%) e nella Svizzera orientale (+9%), al cui interno si trovano anche i Grigioni.

I rami in cui regna maggiore ottimismo sono quelli delle attività finanziare e dei servizi alle imprese (+3%), nonché dell'industria manifatturiera (+1%). Negativi sono commercio (-3%), costruzione (-6%) e soprattutto comparto alberghiero e della ristorazione (-33%).

Anche la grandezza delle imprese svolge un ruolo importante nella propensione ad ampliare gli effettivi. Le uniche realtà che danno prova di ottimismo sono quelle grandi: le imprese con almeno 250 occupati presentano una previsione netta dell'impiego di +13%. Pessimiste sono tutte le altre: quelle medie (50-250 dipendenti) sono a -6%, quelle piccole (10-50) pure a -6%, mentre le micro-imprese (fino a 9) si trovano a -3%.

Assunzioni correlate agli effetti del Covid-19

«È chiaro che i comportamenti in materia di assunzioni sono correlati agli effetti del Covid-19, nei vari settori e nelle varie regioni», commenta Gianni Valeri, numero uno di Manpower in Svizzera, citato nella nota. «Sappiamo per esperienza che le aziende offrono inizialmente posizioni a tempo determinato per mantenere la flessibilità necessaria e per poter reagire rapidamente alle fluttuazioni del mercato».

«Il ricorso alla manodopera temporanea è uno degli indicatori avanzati della ripresa economica e sono fiducioso che vedremo un aumento in questo campo nei primi due trimestri del 2021», prosegue il manager. «Inoltre l'annuncio del rilascio dei vaccini ha già avuto un effetto positivo sul mercato azionario: non appena i preparati saranno disponibili la ripresa economica non tarderà ad arrivare».

Interessante, anche in un'ottica ticinese, è lo sguardo al di là della frontiera. Tutti i paesi che circondano la Svizzera presentano una previsione netta sull'occupazione migliore: si va dal -2% dell'Austria all'8% della Germania, passando dallo 0% della Francia e dal 3% dell'Italia.

Dati peggiori della Confederazione vengono rilevati solo a Panama (-7%) e nel Regno Unito (-6%). In cima alla classifica figurano Taiwan (+23%), Stati Uniti (+17%), Singapore (+15%), Australia (+10%), Brasile (+10%) e Grecia (+9%).

Lanciata oltre 50 anni or sono negli Stati Uniti, l'indagine di Manpower si è estesa nel frattempo a 43 paesi e territori. Al sondaggio di ottobre hanno risposto 37'500 direttori delle risorse umane o responsabili del reclutamento in seno a imprese pubbliche e private.

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