Alaska Perché questo aeroporto è diventato il più trafficato al mondo?

tsha

3.6.2020

L'aeroporto internazionale di Anchorage approfitta della crisi del coronavirus.
L'aeroporto internazionale di Anchorage approfitta della crisi del coronavirus.
Keystone

L’aeroporto di Anchorage, in Alaska, è attualmente il numero uno al mondo - almeno nelle giornate di sabato - per quantità di traffico aereo.

La crisi dovuta al coronavirus ha paralizzato molti settori, tuttavia pochi sono stati colpiti tanto duramente quanto quello dell’aeronautica. All’aeroporto di Zurigo, ad esempio, in aprile si è avuto un crollo del 99% del numero di passeggeri transitati, solo 26.913.

Nello stesso mese si è registrata anche una drastica diminuzione del numero di decolli e atterraggi, che sono stati poco meno di 2.200.

La riduzione del traffico aereo ha avuto anche delle conseguenze imprevedibili: il piccolo aeroporto internazionale di Anchorage, in Alaska, è infatti divenuto, almeno in certi sabati, l’aeroporto più frequentato al mondo.

Come riporta la CNN, il 25 aprile e il 2 maggio l’aeroporto è risultato il numero uno al mondo per quantità di traffico aereo. «Il sabato è una giornata intensa per le operazioni di carico, che sono il nostro pane quotidiano», ha dichiarato Jim Szczesniak, direttore dell’aeroporto. «Sabato 2 maggio abbiamo avuto 744 operazioni di volo ad Anchorage, mentre a Chicago ne hanno avute solo 579 e ad Atlanta 529.»

Anche in tempi normali, l’aeroporto di Anchorage è il quinto più grande centro di trasporto aereo al mondo. Questo si spiega con la posizione strategica della città: il 90% dei paesi industrializzati si trova infatti a massimo nove ore e mezza di volo dall’aeroporto.

«Il vantaggio di Anchorage è che gli aerei possono arrivare qui con un carico completo ma riempiendo solo la metà del loro serbatoio. Volano fino ad Anchorage, si riforniscono di carburante e ripartono poi verso la loro destinazione», ha spiegato Jim Szczesniack.

Traffico aereo in aumento grazie al coronavirus

In questo momento, il piccolo aeroporto è ancora più attivo del solito a causa della pandemia da coronavirus: la maggior parte delle forniture sanitarie, di cui il Nord America ha bisogno per fronteggiare la crisi, è fabbricata in Asia. Queste merci fanno scalo ad Anchorage.

Gli equipaggi degli aerei in arrivo alloggiano in un albergo riservato esclusivamente a loro, in modo da non esporre al contagio i 300.000 abitanti della città di Anchorage, ha continuato a spiegare il direttore dello scalo. Di recente, l’aeroporto ha persino accolto un Antonov An-225 Mriya, l’aereo cargo più pesante al mondo.

Nel frattempo, sebbene molto lentamente, l’aeroporto di Zurigo riprende vita. Il numero di passeggeri e il traffico aereo dovrebbero vedere una ripresa in luglio. Inoltre giovedì scorso, 28 maggio, è avvenuta la riapertura dei punti di osservazione da dove poter ammirare gli aerei. Questi spazi erano chiusi dall’inizio della pandemia. La terrazza panoramica, invece, resterà inaccessibile fino a nuovo ordine. Bisognerà comunque aspettare ancora un po’ prima che ci siano molte cose da vedere.

Da questo aeroporto non decolla più nessun aereo

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