Epidemia e turismo Pernottamenti in caduta libera nel mese di marzo, Ticino il più colpito

ATS

7.5.2020 - 09:49

Sono mancati gli stranieri, ma non solo.
Sono mancati gli stranieri, ma non solo.
Source: KEYSTONE/WALTER BIERI

Crollo del turismo elvetico in marzo, sulla scia del coronavirus e delle sue conseguenze: i pernottamenti sono scesi a 1,26 milioni, con una flessione del 62% rispetto allo stesso mese del 2019.

Per gli albergatori anche il primo trimestre è da dimenticare e in tal ambito il Ticino è la regione che ha più sofferto.

Stando ai dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) nel cantone italofono il calo di marzo è stato del 61% (a 49'200), mentre nei Grigioni del 59% (a 274'000).

Le regioni ancora più toccate sono quelle di Zurigo (-64%), Vaud (-65%), Basilea (-67%) e Ginevra (-69%). A mancare nelle strutture ricettive sono stati sia gli svizzeri (-56% a 706'900) che gli stranieri (-68% a 557'400).

Ticino: calo del 26% tra gennaio e marzo

Il dato nazionale di marzo ha affossato quello complessivo del primo trimestre, che si è chiuso con una diminuzione (su base annua) del 18% a 7,59 milioni di notti. Anche in questo caso lo scemato interesse degli stranieri (-22% a 3,65 milioni) è stato più marcato di quello degli indigeni (-15% a 3,94 milioni).

Il Ticino ha subito la contrazione più forte nel periodo gennaio-marzo (peraltro di importanza non decisiva a sud delle Alpi), arretrando del 26% a 183'000 pernottamenti. I Grigioni segnano -13% (a 1,77 milioni), il Vallese -15% (a 1,21 milioni), Berna -17% (a 1,01 milioni) e Zurigo -22% (a 0,89 milioni).

Pessime prospettive per il 2020

Il crollo di marzo è seguito al buon andamento turistico registrato in gennaio e febbraio (rispettivamente +6,3 e +6,4% annui), quando le conseguenze del Covid-19 non si erano fatte ancora sentire: solo l'afflusso di ospiti cinesi era arretrato pesantemente.

Per il settore turistico elvetico il 2020 si annuncia comunque assai negativo. Stando alle prime stime della Segreteria di Stato dell'economia (Seco) il fatturato del ramo potrebbe contrarsi del 35%.

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