Congiuntura aziendale Piccole e medie imprese ottimiste, il 69% prevede buoni affari

hm, ats

3.9.2024 - 12:01

Parecchie PMI sono orientate all'esportazione.
Parecchie PMI sono orientate all'esportazione.
Keystone

Le piccole e medie imprese svizzere guardano con ottimismo al futuro: il 69% delle aziende ritiene che nei prossimi tre anni si troverà in una situazione economica buona o molto buona.

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Il dato, rilevato in un sondaggio condotto per conto di Raiffeisen e a cui hanno partecipato 600 ditte, è superiore al 62% osservato nel 2023 e anche al 67% del 2022. Il valore raggiunge l'80% nel comparto chimico farmaceutico, il 75% nel ramo alberghiero e della ristorazione e il 73% nella costruzione; i valori più bassi vengono invece registrati da commercio (61%) ed energia (56%).

Sul fronte delle sfide, i rischi maggiori rimangono quelli determinati da prezzi energetici e delle materie prime (citati dal 56% delle società). Al secondo posto si conferma l'accesso alla manodopera qualificata (44%, in calo dal 51%). Si fanno invece più marcati i timori riguardo agli sviluppi geopolitici (dato sale dal 32% al 42%) mentre sostanzialmente stabili (dal 34% al 32%) restano le preoccupazioni relative ai rapporti fra Berna e Bruxelles.

«Soprattutto le aziende orientate all'esportazione dipendono da relazioni stabili e funzionanti con l'Ue per la pianificazione e i loro investimenti futuri», osserva Roger Reist, responsabile clientela aziendale di Raiffeisen, citato in un comunicato. «L'attuale incertezza giuridica e la partecipazione solo parziale al mercato interno europeo limitano la libertà economica e finanziaria delle imprese».

Il sondaggio mostra anche che l'uso dell'intelligenza artificiale (IA) è ancora limitato: sebbene circa la metà delle società intraveda opportunità nell'impiego di questa nuova tecnologia solo il 9% la utilizza già in modo sistematico. I campi di applicazione più gettonati sono l'informatica, il marketing, la distribuzione e il servizio clienti.