LUCERNA
I primi clienti di Pilatus dovrebbero ricevere già entro la fine di quest'anno il nuovo PC-24, il jet d'affari concepito per poter atterrare anche su piste corte e sterrate.
I piani concordati con le autorità di certificazioni di Europa (EASA) e Stati Uniti (FAA) prevedono un via libera in dicembre, ha indicato all'ats Oscar Schwenk, presidente del consiglio di amministrazione del costruttore aeronautico nidvaldese.
Nelle prossime quattro settimane sono ancora previste prove con i tre prototipi: finora sono stati effettuati 1250 voli per oltre 2000 ore. Le consegne del primo degli 84 apparecchi venduti avverrà immediatamente dopo la certificazione, prima del nuovo anno.
I contratti con i clienti non prevedono tempi di fornitura precisi: vi sono però contatti permanenti, spiega Schwenk. Già dal primo settembre Pilatus offre un servizio alla clientela di 24 ore su 24 in relazione a questo velivolo.
Con il PC-24 l'azienda di Stans (NW) batte nuove strade: si tratta infatti del suo primo aereo con motore a reazione e in ossequio alla tradizione dell'azienda - nota in tutto il mondo per il celebre PC-6 la cui produzione si interromperà nel 2019, dopo oltre 60 anni - sarà qualcosa di speciale.
Il PC-24 è infatti il primo business jet in grado di operare su piste molto corte (820 metri), anche in sabbia o terra. In tal modo gli aeroporti raggiungibili a livello planetario risultano raddoppiati, arrivando a 21'000.
L'apparecchio, costruito completamente a Stans, è lungo 17 metri e può portare sino a dieci passeggeri. L'autonomia è di circa 3600 chilometri.
Il prezzo di vendita, stando a quanto affermato da Schwenk in passato, è compreso fra 9 e 10 milioni di dollari. Il nuovo velivolo è già stato ordinato anche dal Consiglio federale.
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