Industria aeronauticaPilatus vola ad alta quota, il 2023 è stato di successo
hm, ats
20.2.2024 - 19:00
Le incertezze congiunturali non hanno tarpato le ali nel 2023 a Pilatus, che ha potuto approfittare dell'elevata domanda del mercato chiudendo in tal modo uno dei migliori anni della sua storia.
Keystone-SDA, hm, ats
20.02.2024, 19:00
20.02.2024, 19:06
SDA
Il costruttore aeronautico di Stans (NW) ha visto l'utile d'esercizio salire (su base annua) del 6% a 240 milioni di franchi, mentre il fatturato si è attestato a 1,5 miliardi, in progressione del 10%.
«I risultati sono impressionanti e gettano le basi per un futuro promettente, di successo e duraturo», afferma il Ceo Markus Bucher, citato in un comunicato odierno.
«Abbiamo investito molto nel 2023: nei prodotti, nei dipendenti, nella crescita, nelle infrastrutture e nella digitalizzazione, il tutto con una costante attenzione alle esigenze dei nostri clienti», aggiunge il presidente del consiglio di amministrazione Hansueli Loosli, le cui parole sono a loro volta state riportate nel documento per la stampa.
Il numero totale di velivoli consegnati viene definito ragguardevole: l'anno scorso sono stati affidati ai clienti finali 47 PC-24 (jet d'affari, bimotore a reazione) e 101 PC-12 (altro velivolo d'affari, ma monomotore e turboelica). L'aeronautica militare spagnola ha inoltre ordinato ulteriori 16 aerei d'addestramento PC-21.
C'è stata qualche turbolenza
Pilatus non è cresciuta solo in termini di vendite, ma anche per quanto riguarda l'organico: alla fine dello scorso anno contava 2848 dipendenti a tempo pieno.
«Questo dato depone a favore della qualità e della reputazione dell'azienda come datore di lavoro», si legge nella nota. Pilatus si definisce all'avanguardia in materia di condizione di salario, di vacanze e di pensione.
L'impresa ha però dovuto affrontare anche alcune turbolenze: i continui problemi con le catene di approvvigionamento hanno avuto un impatto negativo sulla produzione.
La storia della Pilatus
Pilatus è stata fondata nel 1939 dal fabbricante d'armi svizzero d'origine tedesca Emil Georg Bührle (quello della famosa collezione di arte impressionista e moderna), dalla società Elektrowatt e dal mercante d'armi austriaco Anton Gazda.
L'obiettivo era di modernizzare l'aeronautica militare elvetica con aerei di produzione nazionale. Il successo arrivò a livello internazionale con i velivoli di addestramento militare (P-2, PC-7, PC-9) e con il celebre turboelica PC-6 Porter, un aereo STOL ultraversatile conosciuto in tutto il mondo che è volato per la prima volta nel 1959.
Nel corso dei decenni la fornitura di aerei in zone di conflitto come Laos, Birmania, Bolivia, Cile, Iraq o Ciad ha acceso un ampio dibattito politico in Svizzera sull'esportazione di materiale di guerra.