Congiuntura Powell difende politica rialzi Fed

ATS

2.10.2018 - 21:45

Jerome Powell difende la politica dei graduali rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed e invita Washington ad agire sul fronte dei conti pubblici approfittando della forza dell'economia per invertire la traiettoria "insostenibile" su cui sono instradati.

Intervenendo alla National Association of Business Economics, il presidente della banca centrale americana, la Federal Reserve, fa riferimento al recente aumento dei salari negli Stati Uniti e rassicura: il tasso basso di disoccupazione non si tradurrà in un aumento dei prezzi che costringerà la Fed ad alzare più velocemente il costo del denaro.

Il legame fra bassa disoccupazione e inflazione si è infatti "fortemente ridotto" negli ultimi decenni, è la tesi di Powell. "L'aumento dei salari è in linea con i tassi osservati di inflazione e la crescita della produttività del lavoro e quindi non indica un surriscaldamento del mercato del lavoro. Inoltre, una crescita maggiore dei salari da sola non è necessariamente inflazionistica", dice.

La Fed, aggiunge Powell, si muove in linea con i suoi obiettivi della massima occupazione e della stabilità dei prezzi ed è "pronta ad agire con autorità nel caso in cui le aspettative dovessero muoversi materialmente al rialzo o al ribasso.

Al momento le aspettative di inflazione restano ancorate, e un modesto calo della curva di Phillips difficilmente dovrebbe causare un significativo aumento dell'inflazione o richiedere una stretta" della politica monetaria.

Da qui la difesa della politica dei rialzi graduali della Fed, criticata dal presidente Donald Trump. "La nostra graduale normalizzazione riflette gli sforzi nel cercare un equilibrio fra gli inevitabili rischi che arrivano con tempi straordinari" in termini di crescita "come quelli attuali, mantenendo allo stesso tempo la massima occupazione e un'inflazione bassa e stabile", aggiunge Powell. Il suo messaggio, anche a Trump, è chiaro: graduali strette puntano a sostenere la ripresa forte in atto.

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