SvizzeraDecimo calo consecutivo dei prezzi alla produzione e all'importazione
hm, ats
14.3.2024 - 15:00
Si confermano i segnali di rallentamento del rincaro sul fronte aziendale.
hm, ats
14.03.2024, 15:00
14.03.2024, 15:08
SDA
In febbraio i prezzi alla produzione e all'importazione sono scesi (su base annua) del 2,0%, mettendo a segno il decimo arretramento mensile di fila. Rispetto a gennaio si registra per contro un +0,1%, emerge dai dati diffusi stamani dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni – si è assistito rispettivamente a una progressione mensile dello 0,1% e a un decremento annuo dello 0,3%. Nel confronto con gennaio sono diventati più cari soprattutto i preparati farmaceutici e l'energia elettrica per i grandi consumatori, come pure la carne; è per contro calato il costo degli articoli in materie plastiche e della carta.
Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta un'evoluzione più marcata: un aumento mensile dello 0,2% e una flessione annua del 5,4%. Si è fra l'altro dovuto pagare di più – nel paragone mensile – per petrolio greggio, altri prodotti petroliferi e gas naturale; prezzi in flessione sono stati osservati invece per i prodotti chimici, metalli, legno e carta.
L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano tempo fa gli specialisti dell'UST di Neuchâtel. Il dato è considerato un parametro importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali. Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.
Come si ricorderà in Svizzera l'inflazione si è attestata in febbraio all'1,2%, ai minimi dall'ottobre 2021. Nei prossimi mesi è attesa però un'inversione di tendenza: le principali autorità, i maggiori istituti e le più grandi banche elvetiche (Segreteria di Stato dell'economia, Ocse, KOF, Economiesuisse, UBS, Fondo monetario internazionale, ecc.) prevedono infatti che nel 2024 la progressione dei prezzi si attesterà a valori compresi fra l'1,7% e il 2,2%; per quanto riguarda il 2025 le prime stime si muovono in una fascia fra lo 0,9% e l'1,6%.