InflazioneI prezzi alla produzione e all'importazione sono in aumento
hm, ats
13.10.2022 - 10:01
I prezzi alla produzione e all'importazione sono tornati a salire in Svizzera in settembre, dopo che avevano subito un calo nei due mesi precedenti.
Keystone-SDA, hm, ats
13.10.2022, 10:01
13.10.2022, 10:05
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Il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 109,8 punti, con una progressione dello 0,2% rispetto ad agosto e un incremento del 5,4% in confronto allo stesso periodo del 2021.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni – si è assistito a una crescita rispettivamente dello 0,1% (mese) e del 3,8% (anno), con un indice a 106,4 punti. Nel confronto con agosto sono diventati più cari in particolare acciaio, latte e latticini, ortaggi e patate. Sono invece calati i prezzi dei prodotti petroliferi e dell'alluminio.
Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta un incremento rispettivamente dello 0,4% e dell'8,8%, con un indice a 117,0. Si è dovuto pagare di più – nel paragone mensile – soprattutto per petrolio greggio e gas naturale, ma anche per computer, olio da riscaldamento, autoveicoli e abbigliamento. Prezzi in flessione sono per contro stati riscontati per carburanti, metalli e calzature.
Il dato è un indicatore importante per lo sviluppo dell'inflazione
L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano gli specialisti dell'UST di Neuchâtel in una pubblicazione di qualche tempo fa.
Rappresenta quindi l'espressione del concorso di vari fattori, tra i quali in particolare i cambiamenti in atto nelle strutture di mercato, nelle condizioni generali, nella produttività, nei tassi di cambio e nella globalizzazione economica.
Il dato è considerato un indicatore importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali. Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.
Il tema dell'inflazione figura ormai al primo posto nell'agenda economica mondiale, con i paesi avanzati alle prese con tassi che non si vedevano da decenni. A titolo d'esempio nell'Eurozona il rincaro annuo in settembre ha toccato il 10,0%, valore record. Negli Stati Uniti la corsa dei prezzi in agosto è lievemente rallentata, ma il dato dell'8,3% è risultato superiore alle attese; quello del mese scorso sarà pubblicato oggi pomeriggio.
Anche in Svizzera i prezzi al consumo sono aumentati, sebbene l'ultimo dato sia in flessione: nel nono mese dell'anno il rincaro si è attestato al 3,3%, a fronte del 3,5% registrato in agosto, quando era stato toccato un massimo dal 1993. Si è trattato della prima contrazione dopo 20 mesi consecutivi con numeri in crescita o stabili.