In novembre Prezzi alla produzione e all'importazione in calo in Svizzera

hm, ats

14.12.2023 - 15:00

Risultano meno care in particolare le merci provenienti dall'estero.
Risultano meno care in particolare le merci provenienti dall'estero.
Keystone

Segnali di rallentamento del rincaro anche sul fronte aziendale: in novembre i prezzi alla produzione e all'importazione sono scesi (su base annua) dello 0,9% rispetto a ottobre e dell'1,3% su base annua.

Keystone-SDA, hm, ats

Nell'undicesimo mese dell'anno il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 107,9 punti.

Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni – si è assistito rispettivamente a una contrazione mensile dello 0,7% e a un incremento annuo dello 0,6%. Nel confronto con ottobre sono diventati più a buon mercato soprattutto i prodotti farmaceutici; anche il costo dell'energia elettrica è calato, ma solo per i grandi consumatori.

Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta un'evoluzione più marcata: una flessione mensile dell'1,3% e un decremento annuo del 4,8%. Si è fra l'altro dovuto pagare di meno – nel paragone mensile – per petrolio greggio e gas naturale; prezzi in flessione sono stati osservati però anche prodotti chimici e computer.

L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano tempo fa gli specialisti dell'UST di Neuchâtel. Il dato è considerato un parametro importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali. Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.

Come si ricorderà in Svizzera l'inflazione si è attestata in novembre all'1,4%, in calo rispetto all'1,7% registrato in settembre e ottobre, nonché ai minimi da due anni. Seppur in rallentamento la fase di crescita dei prezzi non sembra però destinata a finire in tempi brevi: le principali autorità, i maggiori istituti e le più grandi banche elvetiche (Segreteria di Stato dell'economia, Ocse, KOF, Economiesuisse, UBS, Fondo monetario internazionale, ecc.) prevedono infatti che nel 2024 la progressione dei prezzi si attesterà a valori compresi fra l'1,7% e il 2,2%; per quanto riguarda il 2025 le prime stime si muovono in una fascia fra l'1,0% e l'1,9%.