RincaroPrezzi alla produzione e all'importazione si confermano in aumento
hm, ats
14.2.2022 - 12:00
I prezzi alla produzione e all'importazione si confermano in aumento in Svizzera.
Keystone-SDA, hm, ats
14.02.2022, 12:00
14.02.2022, 12:09
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In gennaio il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 105,7 punti, con una progressione dello 0,6% rispetto a dicembre e un incremento del 5,4% in confronto allo stesso periodo del 2021.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni – si è assistito a una crescita rispettivamente dello 0,5% (mese) e del 3,5% (anno), con un indice a 103,6 punti. Nel confronto con dicembre sono diventati più cari diversi prodotti, fra cui metalli ed energia elettrica.
Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta un incremento rispettivamente dello 0,8% e del 9,5%, con un indice a 110,1. Si è dovuto pagare di più – nel paragone mensile – soprattutto per prodotti metallici, computer, ortaggi e patate. Meno costose si sono invece rivelate le forniture mediche e dentistiche.
L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano gli specialisti dell'UST di Neuchâtel in una pubblicazione di qualche tempo fa. Rappresenta quindi l'espressione del concorso di vari fattori, tra i quali in particolare i cambiamenti in atto nelle strutture di mercato, nelle condizioni generali, nella produttività, nei tassi di cambio e nella globalizzazione economica.
Il dato è considerato un indicatore importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali. Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.
Come noto il tema dell'inflazione è ormai entrato di prepotenza nell'agenda economica mondiale, con i paesi avanzati alle prese con tassi che non si vedevano da decenni. A titolo d'esempio il rincaro annuo di gennaio si è attestato al 7,5% negli Stati Uniti, ai massimi dal 1982, e al 5,1% nell'Eurozona. Anche in Svizzera i prezzi al consumo stanno aumentando, sebbene in modo meno marcato: nel primo mese dell'anno il relativo indice è salito dell'1,6% su base annua.