Rallenta il rincaro Prezzi alla produzione e all'importazione stabili

hm, ats

14.11.2022 - 11:01

Una parte non indifferente dell'inflazione in Svizzera viene importata.
Una parte non indifferente dell'inflazione in Svizzera viene importata.
Keystone

I prezzi alla produzione e all'importazione sono rimasti stabili su base mensile in Svizzera in ottobre, dopo che in settembre erano tornati ad aumentare.

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Il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) è restato fermo a 109,8 punti, invariato rispetto al nono mese dell'anno, mentre in confronto allo stesso periodo del 2021 si registra una progressione del 4,9%, inferiore a quella osservata in settembre, pari al 5,4%.

Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione – che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni – si è assistito a una crescita rispettivamente dello 0,1% (mese) e del 3,4% (anno), con un indice a 106,5 punti. Nel confronto con settembre sono diventati più cari soprattutto gas e macchinari. È invece calato il costo dei prodotti petroliferi e dei metalli.

Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta una contrazione mensile dello 0,2% e un incremento annuo del 7,7%, con un indice a 116,8. Si è dovuto pagare di più – nel paragone mensile – soprattutto per petrolio greggio e gas naturale, ma anche per strumenti e forniture mediche, nonché per apparecchiature e materiali elettrici. Prezzi in flessione sono per contro stati riscontrati per i prodotti petroliferi, metalli e computer.

Il tema più importante è l'inflazione

L'indice dei prezzi alla produzione e all'importazione è un indicatore congiunturale che riflette l'andamento dell'offerta e della domanda sui mercati dei beni, spiegavano gli specialisti dell'UST di Neuchâtel in una pubblicazione di qualche tempo fa. Rappresenta quindi l'espressione del concorso di vari fattori, tra i quali in particolare i cambiamenti in atto nelle strutture di mercato, nelle condizioni generali, nella produttività, nei tassi di cambio e nella globalizzazione economica.

Il dato è considerato un indicatore importante per capire lo sviluppo dei prezzi al consumo (cioè l'inflazione), poiché i costi di produzione sono normalmente trasferiti sui prodotti finali. Tuttavia mostra oscillazioni significativamente più marcate ed è molto più volatile a causa della forte dipendenza dalle materie prime.

Il tema dell'inflazione è al primo posto nell'agenda economica mondiale, con i paesi avanzati alle prese con tassi che non si vedevano da decenni. A titolo d'esempio nell'Eurozona il rincaro annuo in settembre – ultimo dato disponibile – ha toccato 9,9%, valore record. Negli Stati Uniti la corsa dei prezzi in ottobre è invece rallentata, scendendo al 7,7%. Anche in Svizzera si assiste a un calo del rincaro: i prezzi al consumo sono aumentati del 3,0% in ottobre, a fronte del 3,3% registrato in settembre e al 3,5% di agosto, quando era stato toccato un massimo dal 1993.