Inflazione Prezzi in netto aumento su base annua

hm, ats

2.8.2021 - 10:00

I prezzi sono in aumento, se li si confronta con quelli del 2020, e in luglio l'inflazione è anche leggermente accelerata.
I prezzi sono in aumento, se li si confronta con quelli del 2020, e in luglio l'inflazione è anche leggermente accelerata.
Keystone

I prezzi al consumo sono risultati in lieve calo mensile in luglio, ma si mantengono in sensibile aumento su base annua.

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Stando ai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) nel settimo mese dell'anno il relativo indice si è attestato a 101,0 punti, segnando una flessione dello 0,1% rispetto a giugno e un incremento dello 0,7% sull'arco dei dodici mesi.

Quest'ultimo aumento è il quarto consecutivo, dopo che aprile aveva messo fine a una serie di 14 mesi in calo, con il loro apice negativo in maggio e giugno 2020 (-1,3%). Inoltre il tasso di inflazione è leggermente progredito: in giugno era dello 0,6%.

Secondo l'UST la flessione mensile di luglio va ricondotta a vari fattori, tra cui la diminuzione dei prezzi dell'abbigliamento e delle calzature dovuta ai saldi stagionali. È sceso anche il costo dei trasporti aerei, come pure quello dei viaggi internazionali. Hanno invece registrato un aumento i prezzi del noleggio di veicoli e dei carburanti.

Nel dettaglio, rispetto a giugno i prezzi dei prodotti indigeni sono saliti dello 0,1%, mentre quelli dei prodotti importati si sono contratti dello 0,6%. Su base annua i primi segnano +0,3%, i secondi +1,9%. Lo zoccolo dell'inflazione – che nella definizione dell'UST è il rincaro totale senza quello concernente prodotti freschi e stagionali, energia e carburanti – ha mostrato variazioni pari a -0,2% (mese) e +0,2% (anno).

L'UST calcola anche un indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA), misurato con la metodologia in uso nell'Unione europea, con l'obiettivo di raffrontare i dati elvetici con quelli della nazioni comunitarie. Visto da questa prospettiva il mese dedicato a Giulio Cesare presenta un rincaro pari rispettivamente al +0,1% (mese) e +0,5% (anno).

L'inflazione in Svizzera – come in vari altri paesi – è stata per anni bassa o addirittura negativa: si è rivelata nulla nel 2014, del -1,1% nel 2015, del -0,4% nel 2016, del +0,5% nel 2017, del +0,9% nel 2018, del +0,4% nel 2019 e del -0,7% nel 2020. Ora appare in crescita e il fenomeno è osservato con attenzione anche a livello globale: il dibattito è molto acceso fra chi ritiene che l'aumento dei prezzi sia solo un fenomeno di natura passeggera e chi teme invece un ritorno a livelli di inflazione mai visti da decenni, complice la politica ultra-espansiva praticata dalle banche centrali.

Come noto l'efficacia dell'indice dei prezzi al consumo nell'illustrare il costo della vita percepito dai consumatori è peraltro spesso al centro di grandi discussioni. Questo è particolarmente vero in Svizzera perché, per motivi metodologici, il tasso calcolato dai funzionari di Neuchâtel non comprende i premi dell'assicurazione malattia di base, un punto di spesa che è costantemente in forte progressione nei bilanci delle famiglie elvetiche. Il rincaro stabilito dall'UST ha una grande importanza in vari ambiti: dalle negoziazioni salariali agli affitti, passando per la fissazione degli alimenti nell'ambito dei divorzi.