SvizzeraIl rendimento delle casse pensioni torna positivo
hm, ats
9.11.2022 - 16:00
Ottobre positivo per le casse pensioni svizzere: stando a un'analisi periodica di UBS il rendimento medio, al netto delle spese, si è attestato all'1,9%.
hm, ats
09.11.2022, 16:00
09.11.2022, 16:03
SDA
Cumulata con i diversi mesi precedenti negativi (i meno rallegranti sono stati giugno e settembre: -3,5% e -3,6%) la performance 2022 è però stata finora del -9,5%, emerge dalle tabelle pubblicate oggi dalla grande banca.
Per quanto riguarda le singole classi di investimento, sul risultato di ottobre hanno influito in particolare le azioni svizzere (+4,9%) ed estere (+6,8%), nonché in misure minore le obbligazioni elvetiche (+0,7%) e quelle straniere (+1,4%). Un risultato inferiore – comunque positivo – è stato generato dagli immobili (+0,4%).
Nel periodo in rassegna l'istituto di previdenza più ispirato ha conseguito un rendimento del +3,7%, quello meno accorto (o fortunato) una variazione nulla. Nel primo caso si trattava di una piccola cassa con patrimoni amministrati di meno di 300 milioni di di franchi, nel secondo di un istituto di medie dimensioni.
«Il quarto trimestre è iniziato in modo incoraggiante»
«Il quarto trimestre è iniziato in modo incoraggiante», affermano gli esperti di UBS. Gli investitori hanno tratto ispirazione dalle dichiarazioni di alcuni rappresentanti della Federal Reserve, che hanno ventilato ritmi meno sostenuti di rialzo dei tassi. Questo ha ridotto i timori di recessione, portando a un miglioramento generale dei mercati azionari.
Tuttavia permangono i venti contrari, mettono in guardia gli specialisti della grande banca: i dati sull'inflazione in Europa e negli Stati Uniti sono ai massimi storici, i rapporti sugli utili societari del terzo trimestre indicano una tendenza al ribasso e gli sviluppi in Cina non appaiono favorevoli. Tutto ciò potrebbe contribuire a mantenere alta la volatilità nei prossimi mesi.
Sarà perciò difficile recuperare il rendimento negativo accumulato dalle casse pensioni nei primi nove mesi. Dal 2006 (periodo di tempo in cui cominciano le analisi di UBS) solo tre anni si sono rivelati negativi: il 2008 (-12,8%), il 2011 (-0,3%) e il 2018 (-3,3%). Gli anni migliori sono stati il 2009 (+10,6%), il 2019 (+11,3%) e il 2021 (+8,4%).
Le tendenze delineate dagli analisti di UBS vengono confermate anche dai calcoli di Credit Suisse (CS), che pubblica a sua volta un indice trimestrale e – da questo mese – pure mensile. In ottobre l'indicatore CS è salito a 188,85 punti (base 100 a inizio 2000), il 2,0% in più di settembre. Da gennaio si osserva un calo del 10,0%.