Nel 2022 Per Repower ricavi in crescita e redditività stabile

hm, ats

5.4.2023 - 12:01

Repower ha vissuto un esercizio movimentato.
Repower ha vissuto un esercizio movimentato.
Keystone

Giro d'affari in forte crescita a fronte di una redditività sostanzialmente stabile per Repower.

hm, ats

Nel 2022 il gruppo energetico grigionese ha visto i ricavi salire del 46% a 4,7 miliardi di franchi, mentre il risultato operativo Ebit è rimasto fermo a 82 milioni e l'utile netto è sceso del 2% a 46 milioni.

L'esercizio 2022 ha messo a dura prova il comparto energetico, che ha attraversato l'anno più turbolento dalla creazione del mercato libero, constata la dirigenza in un comunicato odierno. Le precipitazioni storicamente basse, i problemi con le centrali nucleari francesi, le carenze di gas e soprattutto la guerra in Ucraina hanno generato una «tempesta perfetta»: il settore ha dovuto fare i conti con fluttuazioni estreme dei prezzi di elettricità e gas.

«In questo contesto, Repower si è dimostrata un'azienda robusta, conseguendo un solido risultato», affermano i vertici. Il dividendo sarà aumentato da 4,50 a 5,00 franchi. Al capitolo prospettive, il gruppo prevede che la volatilità sui mercati energetici continuerà a influenzare pesantemente l'esercizio 2023. L'impresa vende gran parte dell'elettricità delle proprie centrali con anni di anticipo, in linea con la sua strategia di copertura: a medio termine la crescita dei prezzi avrà quindi un effetto positivo sul risultato.

Di cosa si occupa Repower

Repower è un gruppo energetico con sede a Poschiavo e presente su tutta la filiera elettrica, dalla produzione alla distribuzione, passando dal commercio e dalla vendita. L'azienda trova le sue radici nella fondazione, nel 1904, delle Forze Motrici Brusio, entità che che 2000 si fuse con altre due imprese per dare vita a Rätia Energie; nel maggio 2010 la società ha assunto l'attuale ragione sociale.

Il gruppo, particolarmente attivo anche sul mercato italiano, alla fine di dicembre contava 629 dipendenti. Ha come azionista principale l'azienda elettrica del canton Zurigo (Elektrizitätswerke des Kantons Zürich, EKZ), che controlla una quota del 38%; il 27% è in mano al canton Grigioni, il 23% al fondo UBS-CEIS; Il flottante rappresenta il 12% del capitale. Dopo l'uscita dalla borsa svizzera di Zurigo, nell'aprile 2016, i titoli possono essere scambiati sulle piattaforme della banca cantonale bernese e dell'istituto zurighese Lienhardt & Partner.