IndustriaRimane difficile la situazione nel settore MEM
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18.2.2021 - 14:39
La situazione delle piccole e medie imprese dell'industria meccanica, elettrica e metallurgica (MEM) rimane difficile.
La mancanza di ordinativi, il sottoutilizzo della capacità, gli alti livelli di lavoro ridotto e le assenze di dipendenti nella seconda ondata di coronavirus pesano sulle aziende. Il barometro economico, pubblicato dall'associazione di categoria Swissmechanic, è in negativo per il sesto trimestre consecutivo.
Anche se la percezione è migliorata un po' rispetto all'ultimo sondaggio, è ancora nettamente pessimista, sottolinea Swissmechanic in un comunicato. L'indice di gennaio, elaborato dall'istituto BAK Economics, è salito a -39 punti contro -43 punti nel trimestre precedente. Nel secondo e terzo trimestre del 2020 i valori erano crollati rispettivamente a -54 e -53.
Secondo l'associazione, la mancanza di ordinativi rimane di gran lunga la più grande sfida del settore. Circa due aziende su tre hanno introdotto il lavoro ridotto. Il tasso di disoccupazione parziale dovrebbe salire al 26% nel primo trimestre di quest'anno, contro il 24% del quarto trimestre 2020. Nel secondo trimestre dello scorso anno aveva raggiunto il 48%.
La capacità produttiva è sfruttata solo al 77%. Quasi due terzi delle aziende intervistate (62%) ha congelato le assunzioni e un quarto sta pianificando dei licenziamenti.
Misure urgenti da mantenere
«Queste cifre mostrano che i nostri membri devono prendere decisioni difficili per sperare di sopravvivere a questa crisi», spiega il direttore di Swissmechanic, Jürg Marti, citato nella nota. «Il settore MEM è ancora lontano dall'aver superato le difficoltà, le PMI dell'industria MEM devono tenere duro e trattenere il fiato».
L'organizzazione di categoria insiste sulla necessità di mantenere le misure speciali per salvaguardare i posti di lavoro: estensione e semplificazione del lavoro ridotto, prestiti e aiuti ai casi di rigore. Sostiene anche il diritto per i lavoratori indipendenti a un indennizzo per la riduzione dell'orario di lavoro.
La situazione potrebbe migliorare a partire dall'estate. «Con le incertezze che si stanno gradualmente dissipando e la ripresa economica generale, ci aspettiamo un significativo ritorno di impulsi positivi per la domanda di prodotti delle industrie MEM svizzere nella seconda metà dell'anno», afferma Michael Grass di BAK Economics.
Swissmechanic, l'associazione mantello delle PMI dell'industria MEM, conta circa 1'400 membri con oltre 70'000 dipendenti e un fatturato globale di circa 15 miliardi di franchi.