Grandi eventi Salone di Ginevra salvato da aiuto arabo

bt, ats

19.4.2021 - 11:35

Il direttore del GIMS Sandro Mesquita.
Il direttore del GIMS Sandro Mesquita.
Keystone

Un partenariato commerciale firmato alla fine di marzo con un ente del Golfo Persico dovrebbe permettere la sopravvivenza del Salone dell'automobile di Ginevra.

19.4.2021 - 11:35

È quanto confermato ieri a «24 heures» dal patron dell'evento Sandro Mesquita, il quale ha comunque puntualizzato che bisognerà riconquistare le marche dopo mesi di crisi.

Il direttore del Geneva International Motor Show (GIMS) ha ammesso che un «grande progetto» è stato stipulato con un partner arabo, la cui identità resta segreta. «L'annuncio deve sottostare a un processo di validazione: il nome sarà confermato solo fra qualche settimana», spiega il dirigente dalle colonne della testata romanda.

Incalzato dal giornalista, che gli ha chiesto se si tratti di un ente parapubblico, Mesquita ha riconosciuto che ciò «disegna abbastanza bene i contorni dell'intesa», senza aggiungere ulteriori dettagli. Il manager ha sottolineato come questo socio ignoto non diventerà proprietario del salone. La fondazione che lo gestisce riceverà le necessarie risorse per ripartire, in cambio di una collaborazione su dieci anni che dovrebbe permettere al partner di monetizzare il suo investimento.

La fondazione, che aveva bisogno di 17 milioni di franchi, dovrebbe quindi essere in grado di organizzare l'edizione 2022, pur se nulla è stato confermato per il momento. «Dopo due anni di stop le marche vanno riconquistate ed è più difficile con multinazionali in cui la riconversione dei budget soppressi prenderà del tempo», constata Mesquita.

Non bisogna poi scordare che l'evoluzione della pandemia rimane incerta, a causa dell'irruzione delle varianti e della lentezza della campagna vaccinale in Europa. «Sarò molto franco: non abbiamo alcuna iscrizione sicura, faremo il bilancio a metà luglio», ha detto il numero uno del salone, aggiungendo tuttavia che negli scorsi quindici giorni molti grandi nomi del settore hanno reagito positivamente alla presa di contatto.

Mesquita ha inoltre affermato che il braccio di ferro giuridico con Palexpo è regolato e l'organizzazione di un salone all'estero potrebbe essere sul tavolo. Tutto ora dipende dai costruttori, che hanno subito un buco finanziario dopo l'annullamento dell'anno scorso. «In fin dei conti c'è solo un modo in cui l'industria può sostenerci: partecipando», fa notare laconico il direttore del GIMS.

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