Epidemia e impiego Seco, disoccupazione sale meno del temuto

ATS

9.6.2020 - 12:04

I disoccupati aumentano, ma meno di quanto ci si potesse aspettare.
I disoccupati aumentano, ma meno di quanto ci si potesse aspettare.
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

La disoccupazione sta salendo meno di quanto temuto in Svizzera e vanno probabilmente riviste le previsioni più pessimistiche: è il messaggio lanciato oggi da Boris Zürcher, direttore della divisione lavoro presso la Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Il pronostico vigente degli esperti della Confederazione – che hanno stimato il tasso medio dei senza lavoro nel 2020 al 3,9%, cosa che comporterebbe un forte aumento delle persone senza impiego – va rivisto. «Personalmente al momento lo ritengo uno scenario troppo pessimista», ha spiegato Zürcher in una teleconferenza in cui ha commentato i dati sulla disoccupazione nel mese di maggio (156'000 senza lavoro, quota del 3,4%) diffusi oggi dai suoi funzionari.

L'alto dirigente della SECO non ha voluto però avanzare una stima concreta: la Segreteria di Stato pubblicherà le sue previsioni congiunturali la settimana prossima, compresi i pronostici sulla disoccupazione.

Nel frattempo però Zürcher constata che l'economia interna, dopo il confinamento, è ripartita in modo più rapido del previsto. E dai cantoni non è finora giunta notizia di licenziamenti di massa. L'industria di esportazioni e il turismo si trovano però di fronte a sfide di lungo periodo.

Il quadro si presenta anche un po' più positivo per quanto riguarda il lavoro ridotto. Le prime cifre indicano che in marzo lo strumento è stato utilizzato un po' meno di quanto si pensasse: in particolare non tutte le aziende che hanno annunciato la disoccupazione parziale l'hanno poi effettivamente attuata. Le imprese hanno comunque ancora tempo sino alla fine di giugno per presentare i loro esposti: solo allora il quadro sarà completo.

Nonostante questi segnali incoraggianti Zürcher sottolinea che la situazione sul mercato del lavoro rimane «storicamente eccezionale». «In cifre assolute, non abbiamo mai contato così tanti disoccupati nel mese di maggio come quest'anno». E il tasso per il mese di maggio è il più elevato dal 2009.

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