Previsioni La SECO: «Nel 2023 crescita sotto la media e inflazione oltre il 2%»

hm, ats

16.3.2023 - 11:03

Non sarà un anno di grande crescita economica.
Non sarà un anno di grande crescita economica.
Keystone

La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) corregge lievemente al rialzo le sue previsioni di crescita per la Svizzera nel 2023, ma gli esperti avvertono: l'espansione dell'economia sarà inferiore alla media.

16.3.2023 - 11:03

E sarà accompagnata da un'inflazione chiaramente superiore al 2%.

Stando ai dati diffusi stamani gli economisti della Confederazione si attendono che il prodotto interno lordo (Pil) aumenterà del +0,8%, contro il +0,7% stimato in dicembre, quando era stato effettuato un ritocco al ribasso. Per il 2024 il pronostico viene per contro abbassato al +1,8% (dal +1,9%).

Corretto dall'impatto degli eventi sportivi, che possono incidere sensibilmente perché in Svizzera hanno sede le ricchissime federazioni internazionali, la progressione sarà del +1,1% quest'anno (+1,0% nella lettura di tre mesi or sono) e del +1,5% nei dodici mesi successivi (era +1,6% ).

Da parte loro i prezzi al consumo dovrebbero fare un balzo del 2,4% nel 2023 a fronte della previsione precedente di +2,2%. Il rincaro dovrebbe poi un po' decelerare nel 2024, ma solo all'1,5% (stima invariata).

A livello internazionale la situazione economica è attualmente un po' più positiva di quanto ipotizzato in dicembre, argomentano gli specialisti della Seco. In Cina dopo l'abbandono della politica zero Covid è iniziata una chiara ripresa. Inoltre la tensione energetica in Europa si è attenuata negli ultimi mesi. È però lecito attendersi un orientamento più restrittivo della politica monetaria internazionale e, di rimando, un effetto di contenimento della domanda mondiale.

La crescita elvetica sarà quindi inferiore a quella che si è registrata in passato (2021: +5,9%, 2022: +2,1%), ma il paese non entrerà in recessione. Il gruppo di esperti ipotizza che nel prossimo inverno 2023/24 non vi sarà una penuria di energia con diffuse interruzioni della produzione: ma che al contempo i prezzi del gas e dell'elettricità rimarranno elevati rispetto ai valori storici.

Entro la fine del 2024, la situazione energetica in Europa dovrebbe continuare a normalizzarsi e i tassi di inflazione a livello internazionale dovrebbero gradualmente diminuire. A quel punto si dovrebbe assistere a una certa ripresa della domanda mondiale.

Il rallentamento economico avrà probabilmente un effetto differito anche sul mercato del lavoro. Dopo il 3,0% del 2021 e il 2,2% nel 2022, il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 2,0% in media nel 2023 e al 2,3% nel 2024.

hm, ats