Epidemia e congiunturaSeconda ondata Covid pesa su lavoro, addio aumenti stipendio
hm, ats
15.12.2020 - 12:25
La seconda ondata della pandemia pesa sul mercato del lavoro: l'occupazione ristagnerà nel semestre invernale e per il 2021 e 2022 l'aumento dei salari sarà storicamente molto basso, pari al +0,3% annuo.
La previsione è del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF).
Stando a quanto comunicato oggi, gli specialisti del KOF si aspettano per il 2021 una disoccupazione del 5,2% in base a criteri ILO e del 3,3% secondo i dati ufficiali della Segreteria di Stato dell'economia (Seco).
La situazione sul fronte dell'impiego rifletterà quanto accade nelle aziende, che tornano a temere maggiormente per la loro esistenza: in un sondaggio condotto in novembre l'11% delle imprese si è detto a rischio sopravvivenza, contro l'8% di ottobre. La paura della bancarotta interessa in particolare i rami della costruzione e del commercio al dettaglio, come pure il comparto manifatturiero. Il KOF ravvisa il rischio di un'ondata di fallimenti.
Per quanto riguarda l'andamento del prodotto interno lordo (Pil), gli economisti zurighesi si aspettano per quest'anno una contrazione del 3,5% (un mese fa la stima era +3,6%), nonché una progressione del 3,2% nel 2021 (stima confermata) e del 2,6% nel 2022 (prima stima).