Anche nel pubblico Sempre più donne nelle direzioni aziendali, ma non solo

hm, ats

3.3.2023 - 19:00

Più facile arrivare ai vertici delle imprese.
Più facile arrivare ai vertici delle imprese.
Keystone

Passi avanti per le donne nella loro espansione ai piani alti delle grandi imprese nonché delle amministrazioni federali e cantonali.

Keystone-SDA, hm, ats

La quota di dirigenti femminili è salita al 19% nelle direzioni, contro il 17% di un anno fa, mentre nei consigli di amministrazione (Cda) la progressione è stata dal 26% al 29%.

I dati emergono dall'ultima edizione, pubblicata oggi, di un'analisi effettuata periodicamente dalla società zurighese di reclutamento di quadri Guido Schilling.

Per la prima volta nella storia la maggioranza delle grandi entità – per la precisione il 52% – vede almeno tre donne nel Cda. Ad avere almeno tre membri rosa nella direzione è invece il 20% delle ditte.

La diversità deve far parte della cultura aziendale

Il numero di CEO donne è salito da 9 a 10 (e nel frattempo a 11), mentre le responsabili delle finanze (CFO) sono passate da 9 a 14.

Il 20% delle realtà prese in considerazione – i 122 più importanti datori di lavoro del paese, cioè le aziende più grandi, la Confederazione e tutti i 26 cantoni – hanno quelle che un tempo venivano definite «manager in gonnella» ai primi due ranghi della gerarchia aziendale.

«È fondamentale che le imprese riescano ad ancorare il tema della diversità come parte della cultura aziendale e del loro stesso Dna», commenta Guido Schilling, numero uno dell'omonima società, citato in un comunicato. «In futuro, donne e uomini costituiranno il 40-60% dei dirigenti», si dice convinto l'esperto.

Mai così tani stranieri

Abbandonando gli occhiali di genere e passando all'ambito della nazionalità, è interessante osservare che il 56% delle CEO o CFO non dispone di un passaporto svizzero: valore record.

Da primato è anche la presenza di stranieri nelle direzioni: ha raggiunto il 47%. La quota sale al 75% se si considerano le sole imprese SMI (cioè le 20 che costituiscono il principale listino borsistico elvetico).

Va considerato però che per il 65% si tratta in qualche modo di «naturalizzati» in ambito aziendale, cioè persone che facevano già parte dei quadri medi o alti di un'entità svizzera.

S'abbassa l'età media

Per la prima volta dal 2006 – quando è stato pubblicato il primo rapporto di questo tipo – l'età media dei membri delle direzione è scesa, attestandosi a 53 anni.

Per quanto riguarda i CEO il valore è invece ancora in progressione: la media è di 56 anni (55 l'anno scorso).

«Lo sviluppo delle età nei piani alti è positivo: vi è un buon mix tra i membri, mentre è indiscutibile che le sfide economiche richiedono molti anni di esperienza e anzianità ai vertici», commenta a questo proposito Schilling.