In Serbia nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto del 7,5%, il livello in assoluto più basso nella storia del Paese. Lo ha detto oggi il presidente Aleksandar Vucic.
Parlando alla tv privata Pink, Vucic ha sottolineato come si tratti di un grande risultato conseguito in un periodo difficile segnato dalla pandemia, e che pone la Serbia in fatto di disoccupazione al livello dei Paesi più sviluppati.
È la dimostrazione, ha osservato, della validità ed efficacia delle misure economiche e finanziarie adottate dal governo. I conti sono in regola – ha aggiunto il presidente – e ciò consentirà un ulteriore aumento degli assegni di pensione.
Il governo, ha aggiunto, si impegnerà anche per un incremento del salario minimo che, ha detto, dai 15.900 dinari (145 franchi circa) di sette anni fa è cresciuto fino agli oltre 30 mila dinari (275 franchi circa) di oggi.