TurismoSettore alberghiero guarda con apprensione ai prossimi mesi
hm, ats
23.11.2021 - 16:00
Malgrado i segnali di ripresa il settore alberghiero svizzero guarda con apprensione all'immediato futuro: l'affluenza resta inferiore ai livelli pre-crisi e la situazione epidemiologica appare precaria.
Keystone-SDA, hm, ats
23.11.2021, 16:00
23.11.2021, 16:06
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Per il periodo compreso fra dicembre 2021 e febbraio 2022 il ramo prevede un'occupazione media del 44%, spiega in un comunicato odierno l'associazione di categoria Hotelleriesuisse, che si basa su un sondaggio. Il dato è superiore a quello degli stessi mesi 2020/21, ma rimane inferiore di 7 punti percentuali ai livelli pre-crisi. La situazione è particolarmente critica per le strutture in città, che si aspettano un'occupazione del 38% (-12 punti da periodo ante-Covid).
L'indagine è stata condotta fra il 6 e l'11 novembre e nel frattempo la situazione pandemica è peggiorata. «È pertanto lecito supporre che l'andamento tendenzialmente positivo delle presenti previsioni sia stato sovrastimato», si legge nella nota. Una ripresa duratura è quindi da considerare realistica, soprattutto nelle città, solo nel 2023.
Le aziende intervistate stimano attualmente all’80% la quota di ospiti vaccinati o guariti. Secondo Hotelleriesuisse molte persone che devono sottoporsi al test rinunciano completamente all'albergo o al ristorante. Le strutture delle regioni rurali-alpine registrano perdite per l'assenza di ospiti a causa dell'obbligo di certificato.
L'organizzazione spiega anche di aver sensibilizzato i suoi soci riguardo alla vaccinazione. A livello svizzero viene stimato un tasso di vaccinati, fra i collaboratori, pari all'80%, nettamente superiore alla media della popolazione.
Se l'attuale fragile situazione epidemiologica dovesse continuare a svilupparsi negativamente, l'eventuale inasprimento delle misure dovrà avvenire con senso della misura, mette in guardia Hotelleriesuisse. Si devono inoltre evitare provvedimenti a carico esclusivamente degli alberghi e dei ristoranti. Strumenti collaudati come test ripetuti a tappeto nelle aziende e nelle scuole, più telelavoro e test gratuiti per tutti sono da preferire a restrizioni più severe, come ad esempio la regola del 2G (geimpft und genesen, vaccinati e guariti).
In caso di inasprimento delle norme serve inoltre il sostegno federale. HotellerieSuisse chiede quindi alla politica di gettare le basi legali per prorogare le agevolazioni per il lavoro ridotto. Viene inoltre auspicata un'ulteriore flessibilizzazione degli ammortamenti dei crediti Covid.